2 Agosto 2012

Buongiorno Direttore.

Sono stata nel dubbio prima di scriverle, perchè fare polemica in un momento di grande tristezza non mi sembrava corretto. Ma proprio non ce la faccio a stare zitta. In ben due articoli sulla scomparsa del signor Clerici avete definito che era amante della caccia e conosciuto per la sua passione verso gli animali. Ora, a me sembra proprio che le due cose siano in contrasto. Forse la "passione" era intesa come veder agonizzare un povero essere vivente che tu hai ferito e ammazzato per divertimento? Eh no, proprio non mi va giù….. E anche i cani dei cacciatori spesso sono usati come una cosa che deve servire l'uomo e tenuti in modo scorrettto, abituati all'aggressività. Sarebbe stato meglio annunciare la scomparsa del signor Clerici ricordandone altri meriti. Mi scusi per lo sfogo, ma amo gli animali e li rispetto. Sono vegetariana, non indosso pellicce e oggetti di pelle, uso le uova di galline allevate all'aperto….. cerco di fare qualcosa per chi non ha voce.

La saluto cordialmente.

Manuela Parini 

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Chi ha conosciuto Giuseppe Clerici può testimoniarlo. A Legnano, sarà sempre ricordato per l'interesse che ha nutrito verso il mondo animale. I suoi cani sono un esempio di attenzione costante e continua. L'arte della falconeria ha elevato "Peppino" a una fama spesso emigrata oltre la nostra cinta daziaria. Insomma, solo generalizzando il problema, si può mettere in dubbio questa sua "passione" . Ma, generalizzando, entriamo in un ambito che riempirebbe,in maniera esagerata, l'email di pro e contro alla tesi avanzata dalla nostra lettrice. E noi la polemica la chiudiamo qui, chiedendo appunto rispetto per Giuseppe Clerici e la sua passione, vera, per gli animali.

marco tajé