APPELLO PER LA NASCITA DI UN PARTITO CRISTIANO-DEMOCRATICO
23 Aprile 2012
In questo grave momento che il nostro Paese vive, in questo clima di disaffezzione alla politica per il comportamento dei politici e dei partiti in genere, intollerabile in una situazione di crisi e difficoltà come quella presente, viene lanciata una volontà, una nuova alba per ridare forza alle istanze dei cittadini, per tornare alla vera politica, quella sentita, quella mossa da passione sincera e disinteressata, che parte dai nostri paesi, dai nostri campanili.
Non riteniamo che la nuova ennesima, evoluzione dei partiti esistenti, il nuovo cambio di nome possano essere attrattivi per quanti sono ormai lontani dalla politica, per i molti che avrebbero ancora voglia di impegnarsi. Cerchiamo quindi di dare oggi una nuova possibilità; in una situazione ben difficile, sollecitato da diversi amici della nostra Lombardia, io, ex segretario nazionale dei giovani della Dc di Flaminio Piccoli nei primi anni 2000, lancio un appello ai volenterosi, agli amici che ancora sentono la vera forza, la forza della passione politica e l'amore per le proprie realtà, a tornare con coraggio a dare una presenza certamente difficile ma credo mai attuale come ora dell'impegno cristiano democratico.
In che modo? Lanciando a livello regionale i Cristiano-democratici Federalisti per la Lombardia: vado quindi oltre il mio impegno a Cerro Maggiore con la mia lista civica e torno ad occuparsi di politica sovracomunale, lanciando un appello in primis alle liste civiche della nostra zona di ispirazione moderata ed in particolare di ispirazione cristiano democratica, un appello a ricongiungersi, a riprendere un cammino comune, per ridare una nuova presenza, che parta veramente dal basso, dalla base, alla tradizione dei cattolici democratici, che erano sì dall'origine anche federalisti. Un appello rivolto a tutti, associazioni, liste e singole persone, che abbiano ancora la voglia di spendersi per portare il proprio contributo.
Siamo convinti che non sia il momento di lasciare la politica nelle mani dei soliti noti o degli estremismi, ma bensì di rimettersi in cammino per ridare fiducia ai cittadini.
Alex Airoldi
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