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ANGELO PISONI – VERDI: IL COMUNE DI LEGNANO HA ADOTTATO IL "SUO" PGT

13 Maggio 2011

Ho assistito alle tre serate dedicate a tale avvenimento e l’impressione che ne ho ricavata è stata quella di un documento blindato. Forse fa parte del gioco. L’opposizione propone una qualsiasi cosa e l’Amministrazione risponde con un “non si può fare perchè altrimenti cambia tutto..” oppure “il vostro è un libro dei sogni”. Emendamenti ed ordini del giorno sono stati massacrati….ma questo è il gioco.

Chi vince comanda e non disturbate il manovratore. Ma al di là dell’iter seguito, vorrei mettere in evidenze alcune particolarità ambientali contenute nel PGT. Come avevamo già sottolineato questo è uno strumento che non fa altro che consumare altro territorio. Non importa se con insediamenti industriali o residenziali. Si consuma fuori dalla cerchia delle mura, in piena zona agricola, per un insediamento produttivo la cui fattibilità è tutta da dimostrare, si consuma dentro la cerchia delle mura con residenziale e commerciale portati in campi agricoli ancora liberi (tra un pò si costruirà sulle aiuole).

Legnano è povero di territorio costretto com’è dai paesi limitrofi; ha un elevato tasso di occupazione del suolo, ma non importa basta costruire. Ma noi diciamo veramente BASTA costruire! Lasciamo gli spazi liberi veramente liberi, occupiamo quello che è già stato occupato. E questo è ancora una volta un libro dei sogni. Un particolare riferimento alle piste ciclabili. Se ne è parlato tanto in queste tre sere. Ormai Legnano è all’avanguardia. Ma attenzione, speriamo che non stiano tutte sulla carta.

Quanti anni sono passati da quando abbiamo segnalato che i monconi di pista sono ancora più pericolosi delle non-piste, ma è cambiato qualcosa? I monconi ci sono ancora e oltretutto con poca manutenzione. Prima di proseguire sistemiamo l’esistente! E il fiume Olona? Non è passato poi così tanto tempo da quando eravamo davvero in pochi a chiamarlo “fiume”. Ora tutti si esaltano al solo pensiero di avere un FIUME in città. Peccato che non troppi anni fa un’Amministrazione dello stesso colore dell’attuale ha trasformato l’Olona in un canale scolmatore.

E in pieno centro. C’era davvero la possibilità di rinaturalizzarlo. Ora ci sono le passeggiate di…pietra! ma per favore non scherziamo, quello non sembra neppure lontano parente di un fiume. Ora, si dice, si ha la possibilità di rinaturalizzare il corso partendo da Castellanza sino all’area Cantoni e di far usufruire delle sponde ai cittadini. Poi si scopre che nelle immediate vicinanze sorgeranno degli insediamenti residenziali e/o commerciali. Un fiume è un fiume con tanto spazio attorno! Altrimenti chiamasi CANALE.

Si parla tanto di recupero delle acque meteoriche, ma qualcuno ha pensato che continuando ad asfaltare e a “pietrificare” l’acqua non raggiunge più la falda? Certo nella falda finisce l’acqua di lavaggio di quei nastri che sono le nostre strade, ma è acqua o un miscuglio indescrivibile di prodotti chimici? E a proposito cosa si pensa di fare per limitare il traffico? I mezzi pubblici? Certo ma devono essere adeguati.

Lasciatemi esprimere il mio dubbio su tale adeguamento. Basta passare vicino al deposito dell’azienda che esplica il servizio di trasporto urbano e non e poi si capisce il perchè del dubbio. Dove sono i controlli della qualità dell’aria? Dove è la centralina? A Busto. Tanto questa è un’area omogenea. E allora perchè non a Legnano?

Qualcuno a questo punto si chiederà “allora cosa fare? Cosa proponi?” Per l’Olona cambiamo le sponde, per le piste ciclabili congiungiamo l’esistente, per i mezzi pubblici da subito piccoli e poco inquinanti, ma soprattutto smettiamo di consumare territorio libero. Questo è il PGT che ho visto e che indirizzerà per decenni la vita cittadina e non mi si parli di salvaguardia e di compensazione ambientale per le aree boscate (esempio i Ronchi), perchè queste esistono già e devono essere mantenute e migliorate e non possono essere la “scusa” per occupare nuovo territorio (in lungo, in largo o in…alto che sia).

Il mio è un sogno fuori dalla realtà? Come al solito è una questione di scelte politiche. E scusate se, con il mio cicaleccio, ho disturbato il manovratore…..

Angelo Pisoni -VERDI 

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