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ANDARSENE SULL’INNO NON FA IL BENE DI MAGENTA

14 Marzo 2011


Federalismo non significa divisione della nazione ma la Lega Nord è una forza politica immatura per portare avanti questo necessario processo. Per comprendere questa pesante affermazione basti pensare che la Lega Nord ha abbandonato l’aula del Consiglio Provinciale di Milano lasciando così sgomenti numerosi studenti che alla prima nota dell’Inno di Mameli si erano già alzati in piedi con grande senso di responsabilità e orgoglio per la nostra Italia.

Complice di questo fattaccio anche la Lega Nord di Magenta, con il suo assessore ma anche consigliere provinciale Simone Gelli che si è allontanato dall’aula mostrando poco rispetto per le Istituzioni e lo Stato che lui stesso rappresenta in duplice veste. Federalismo significa governare mostrando alla Nazione che è possibile ridurre i costi della politica ma in 4 anni di Governo la Lega Nord non ha capitalizzato niente su questo punto così come è rimasto irrealizzato il progetto politico di far ritornare alla fiscalità municipale maggiori trasferimenti dallo Stato centrale. Su questo ultimo punto basti pensare cha a Magenta mancano all'appello 500 mila euro di trasferimenti da parte di “Roma Ladrona” dove per ora governano proprio i leghisti e che a Corbetta soltanto il 2,96 % dell’Irpef viene restituita a cittadini.

Scollegata sempre più da una base che non riconosce i propri dirigenti che si sono adagiati alla vita romana invito chi governa anche la nostra città a occuparsi  meno di folklore di iniziative che lasciano il tempo che trovano e che non servono a difendere il nostro territorio ne economicamente ne a promuoverne l’immagine durante un anno che deve essere dedicato ai festeggiamenti del 150 della nostra bella Italia. Insomma qualche alzabandiera in più per occuparsi della città e qualche sfoggio di padanità in meno per il bene di Magenta.

Vincenzo Salvaggio
Consigliere Comunale PD Magenta

Per onor di cronaca, ricordiamo che in merito alla polemica successiva all'inno di Mameli suonato in aula consiliare della Provincia di Milano, nella stessa serata del 10 marzo scorso, la Lega Nord aveva emesso il seguente comunicato:
‘La nostra assenza – aveva sottolineato il capogruppo Gianbattista Fratus – era dovuta al protrarsi di una riunione in corso. La Lega Nord è sempre stata rispettosa delle istituzioni. Le accuse che ci sono state mosse dal Pd sono solo pretestuose, mirano solamente ad alzare e ad inasprire i toni e si prestano a strumentalizzazoni politiche contingenti vista l'imminenza del 17 marzo. (…) La Lega Nord ha  sempre dimostrato rispetto verso le ististuzioni e verso le libertà altrui, ci aspetteremmo altrettanto rispetto per le nostre idee e le nostre posizioni’.

Marco Tajé

 

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