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“Orgoglio Circolone”

8 Dicembre 2015

Prosegue il confronto tra i nostri lettori, dopo le dichiarazioni delle minoranze in consiglio comunale sui disagi attorno al Circolone di via S.Bernardino, sia per la musica definita esagerata nel volume, che per la "vivacità" dei giovani avventori. Oggi, è la volta di un messaggio "Pro Circolone".


"Orgoglio Circolone", così – Egregio Direttore – intitolerei questo pezzo che vuole dare un piccolo contributo alla discussione in atto.
Premetto che anch'io preferisco la quiete e non amo molto il tipo di musica che il più delle volte si ascolta al Circolone, ma tant'è!  Così,  ricordo bene quando e quanto i nostri genitori criticavano noi "che amavamo e Beatles e i Rolling Stones" e alla domanda della Signora Carmela ("dov'è la cultura…") rispondo che la musica suonata dai ragazzi al Circolone rispecchia la loro espressività e non fa altro che interpretare questo periodo storico. I loro spettacoli sono fatti di suoni, immagini, danze, grandissima creatività. A noi può sembrare rumore fastidioso, ma forse varrebbe la pena venire a vederli e sentirli per capire. Non si tratta di "accettare" ma semplicemente riconoscere loro il diritto di espressione come noi ai nostri tempi ed ancora adesso rivendichiamo. Il Circolone ha dato negli anni un palco alla musica e alla spettacolo, vi hanno suonato gruppi come i Negramaro che allora pochi conoscevano. Oggi e ancora il Circolone con grande impegno e fatica lavora per dare uno spazio ai giovani, è una cooperativa sociale, attiva su molti fronti, un locale di riferimento per tanti altri della zona, riconosciuto senza uguali per la capacità di " aggregare persone senza per forza inculcare un messaggio di colori" (cito una delle tante voci di solidarietà giunte al Circolo). E non mi dilungo sulla passione e sul calore delle tante persone che spesso senza alcun tornaconto pongono nell'impegno di tenere vivo questo posto che molti ci invidiano, che tanti genitori riconoscono importante e sicuro per i loro figli  e che dovrebbe essere motivo di orgoglio per tutta la città di Legnano.
Il Circolo si è adoperato in ogni modo per contenere i disagi che, capisco bene, possono subire i vicini. I concerti non vengono effettuati all'aperto, ma in una sala insonorizzata; la barriera anti-rumore è certificata, l'affluenza è rigorosamente controllata dentro e fuori da un servizio di sicurezza. Certo, l'aggregazione di tanti ragazzi è rumorosa, come rumorosi sono spesso i luoghi in cui le persone, di tutte le età, si incontrano per stare insieme. Non nego il disagio di alcune serate, ma le lamentele dei soliti vicini sono sistematiche, senza soluzione di continuità, musica o calcio-balilla che sia, segno di una intolleranza ormai a tutto tondo e francamente un po' isterica.
Altra cosa invece le giuste osservazioni sulla inciviltà di chi non ha cura e rispetto per gli spazi altrui. Mi sembra sia una problematica riscontrata in più parti della città, in alcuni casi anche con situazioni di ordine pubblico ben più importanti (che dire di altre ed anche più centrali zone, i cui abitanti sono assediati da bande e spacciatori?) sulla quale ognuno deve fare la sua parte, l'amministrazione locale in primis, per far rispettare l'ordine e la sicurezza. Il Circolo è impegnato in una costante sensibilizzazione dei suoi avventori, attiva un proprio servizio di sicurezza, che all'esterno ha ovviamente dei limiti, effettua la pulizia delle strade come concordato con il Comune.
Però interroghiamoci anche sul comportamento di questi giovani, che forse replicano l'esempio dei grandi, di coloro che non hanno cura degli spazi comuni, che non si vergognano di abbandonare i rifiuti nei boschi, di svuotare il portacenere della loro auto per strada o di lasciare che i loro cani lordino le strade.  Nessuna giustificazione, certo, ma ricordiamoci che questi ragazzi sono figli di tutti noi. Non credo che chiudere il Circolone (è forse questo che si vuole?) sia la soluzione.

Lucina Dell'Acqua

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