Quantcast

Ricerca

» Invia una lettera

“Nonostante tutto, il Palio c’è e si mette al servizio alla vita”

26 Aprile 2020

[pubblicita] Oggi, domenica 26 aprile, sarebbe stato il primo giorno ufficiale del Palio 2020, con la traslazione della Croce dalla chiesa di S.Domenico alla Basilica di S.Magno. I contradaioli vivono questo momento con l'assoluta   consapevolezza che prima di tutto c'è la salute, ma anche con la speranza che la città possa tonare quanto prima ad essere vivacizzata dai colori e dai suoni tanto coinvolgimento dell'ambiente contradaiolo.
Tutto questo lo possiamo trovare nel messaggio di una amica lettrice che ci invita all'anonimato per non ambientarlo in questo o quel maniero, ma per renderlo partecipe di tutto il mondo paliesco.
L'immagine di copertina non ha alcun riferimento specifico alla contradaiola. E' un atto d'omaggio a S.Domenico, contrada che oggi sarebbe stata la protagonista della Traslazione della Croce


Nonostante
Fine aprile, la natura fiorisce rigogliosa, il sole comincia ad essere più caldo ma non c'è la normalità, manca la scuola, manca il lavoro, mancano le bandiere per strada, manca l'aria di palio.
E allora mi sono resa conto che la parola che più contraddistingue un contradaiolo è:
NONOSTANTE.
Nonostante gli altri impegni
Nonostante il lavoro che ti lascia poco tempo
Nonostante le scelte di vita che ti portano lontano fisicamente
Nonostante una reggenza che non è quella che speravi
Nonostante chi non capisce e ci giudica ma poi, a cavalli in pista, diventa "tifoso" sfegatato
Nonostante la pioggia, il sole, il vento o la neve
Nonostante le scarpe strette ed i vestiti pesanti sotto il sole cocente
Nonostante chi si crede sempre più contradaiolo di te
Nonostante le occhiaie
Nonostante la purga
Nonostante tu lo sappia da Gennaio che il cavallo non è da palio
Nonostante le vesciche sulle mani
Nonostante le trasferte infinite
Nonostante le rinunce per mettere al primo posto la contrada
Nonostante i palii ora non siano la priorità
Nonostante quest'anno il foulard rimanga appeso ad un muro, in una scatola o nel cassetto
Nonostante questo maledetto virus.
SI perché le contrade non sono svanite, non si sono isolate, perché che piaccia o meno, siamo parte del territorio, della città, della comunità e siamo attivi.
Chi platealmente e chi in sordina, chi individualmente e chi come gruppo noi siamo lì, a sostenere i medici, gli infermieri e la comunità.
Perché a noi che il cuore batte a ritmo di tamburi e di scalpitio di zoccoli, e che ora ci sentiamo ancora più tristi ed isolati, la voglia di far del bene non manca mai. Sappiamo che ora le manifestazioni non farebbero il bene della società, che la sfilata può attendere l'anno prossimo quando sarà ancora più bella perché i sorrisi saranno doppi, che la corsa più importante adesso è quella che si sta disputando negli ospedali e nelle case di riposo anche grazie ai contradaioli in prima linea, quelli che con i guanti, le mascherine ed i turni infiniti combattono questo brutto male che qualche contradaiolo se lo è anche portato via.
Grazie ai contradaioli che nel silenzio recapitano pasti agli operatori sanitari, a quelli che regalano uova, colombe, mascherine, a quelli che finanziano e donano buoni spesa.
Ecco, NONOSTANTE TUTTO, il palio c'è, perché il palio siamo noi, tutti, instancabili ed altruisti, con colori diversi nel cuore, ma uniti da un unica passione, che ora si mette al servizio della vita.
Perché il palio è vita.

C.
Una contradaiola

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.