26 Marzo 2014

Prosegue il dibattito sulla pericolosità delle strade cittadine per i ciclisti. Dopo il tragico incidente di Nicolas, i lettori continuano a chiedere maggiore attenzione da parte degli automobilisti per chi viaggia sulle due ruote in città ma c'è anche chi, come la nostra lettrice Cinzia, «sottolinea come alle volte, non solo gli automobilisti sono indisciplinati e distratti, ma anche i ciclisti stessi».

Di seguito la lettera completa

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Buongiorno,

 vi scrivo in merito all'argomento ciclisti e sicurezza. Condivido quanto scritto dagli altri lettori, ma vorrei anche sottolineare come alle volte, non solo gli automobilisti sono indisciplinati e distratti, ma anche i ciclisti stessi. 

Che in Italia non abbiamo la cultura della bici, credo sia fuor di dubbio.. Che da qualche anno, si e' posta maggior attenzione a questo questione, cercando di incentivare e proteggere l'uso delle due ruote e' vero, ma.. le piste ciclabili, inserite in un contesto urbano che non le prevedeva, ha fatto si' che ce ne siano alcune,  solo in tratti brevi,  che iniziano e finiscono senza grande logica, e  che sono "costeggiate" da  serie di stop che si affacciano sulle stesse con il rischio di essere investiti dalle auto che  ci soppraggiungono..

Anche dove esistono le piste ciclabili, spessissimo i ciclisti non le usano, riducendo la carreggiata, gia' piu' stretta per far posto alla pista.. Senza parlare dei ciclisti" professionisti" o amatoriali, con le bici da corsa, per intendersi, che pedalano in gruppo, come al giro d' Italia, e che in prossimita' dei semafori, per non fermarsi, e appoggiare i piedi, passano da qualunque angolo, anche con il rosso..Ciclisti in contromano nei sensi unici. Sono automobilista, e ciclista, con i miei bambini..

Questa mia, solo come riflessione, per cercare di guardare i punti di vista, di tutte e due le parti..
Il rispetto del codice della strada in primis, e gli uni degli altri poi, potrebbe decisamente migliorare tutte le cose, non solo quelle stradali..ma.. Ahime',  e lo dico a malincuore siamo in Italia, e il rispetto e' ormai troppo spesso una rarita'..
 

Cari saluti
Cinzia Caccia