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“Circolone, covo da film dell’orrore? Ma dai!”

10 Dicembre 2015

Mi scuso da subito perchè non vorrei trasformare questo dibattito in una discussione da "cortile legnanese", ma la Signora Zanzottera si rivolge direttamente a me con parole URLATE IN MAIUSOLO quasi fossi ottusa e non volessi capire.
Ho capito, Signora, o meglio prendo atto della sua esasperazione, ma non mi sembra giusto che lei dipinga il locale, il rione, il popolo del Circolone con toni da film dell'orrore che scoraggerebbero chiunque non conosca questo luogo. Vorrei che le persone ed i molti normalissimi ragazzi che lo frequentano non venissero idealmente accomunati in questa esagerazione apocalittica. Poi ognuno è libero di andare dove crede, ma non è che io non vado più all'Esselunga perchè mi hanno rigato la macchina e non urlo al Sig. Caprotti che il suo esercizio è un covo di delinquenti. Capisco che l'esempio calza poco, ma il concetto mi sembra abbastanza chiaro.
Sono socia del Circolone da più di 25 anni e ricordo le serate (soprattutto estive) passate a sentire musica, giocare a pallavolo, ridere e chiacchierare. A volte gli artisti dovevano fermarsi nella loro performance e aspettare che il treno – che passa proprio lì – si sfilasse. Da sempre il Circolone è lì, da sempre è punto di ritrovo in un quartiere che ha ben pochi spazi e bellezze da offrire. Trovo singolare che si sia deciso di venire ad abitare in una palazzina tirata su 15 anni fa letteralmente in affaccio su un siffatto covo di teppisti, situata praticamente sui binari della ferrovia i cui treni viaggiano numerosi nei sonni di chi lavora. Il Circolone ha dovuto combattere nel tempo la fama di essere un covo di anarchici, di comunisti, di drogati, di perditempo ed ubriaconi e lo ha fatto con l'impegno dei giovani (ora più anziani come me) che amavano questo posto aggregativo e di discussione.  E' stato anche interamente ristrutturato nel suo aspetto e spesso si sente commentare da chi entra per la prima volta "Ah, ma che bel posto. Non pensavo…"
Voglio raccontare ciò cui  ho assistito la sera del 31 ottobre (festa di Hallowen): i vigili che vengono al Circolo, chiamati dai vicini, appena dopo la mezzanotte. Sul palco una band di attempati musicisti  che suonavano pezzi dei Beatles (a proposito di sentimentalismi!!) ed in sala una settantina di giovani. Questa sì mi è sembrata una esagerazione.
Nella mia precedente lettera volevo solo invitare ad una riflessione sui modi espressivi dei giovani d'oggi e sui perchè dell'inciviltà che a volte essi dimostrano, qui come altrove.
Ma capisco che le ragioni di chi vive lì, ahimè più a contatto, siano molto più pressanti.
Cordialmente

Lucina Dell'Acqua

 

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