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22.set.11: PIAZZA S.MAGNO, BELLA MA BISOGNOSA DI UN ARREDO VERDE MIGLIORE

22 Settembre 2011

Salve, vi scrivo innanzi tutto per ringraziarvi del servizio e delle utili informazioni che fornite quotidianamente della nostra cara realtà cittadina e della zona.

Sono un vostro assiduo lettore e vi scrivo anche perchè vorrei porre alla vostra attenzione la situazione di piazza San Magno, la ristrutturazione è stata a mio avviso una ottima cosa, ha riqualificato ancora di più il centro città rendendolo (già lo era) uno dei migliori e più frequentati della zona. Unica pecca è stata forse la scelta errata della pavimentazione.
Volevo chiedere, tramite voi che sicuramente siete più informati di me o riuscite a reperire le informazioni con maggiore facilità ,per quale motivo le luci a terra sono state messe per così dire ‘a caso’ , questa estate sono stato in una località dove vi era una bellissima piazza e le luci erano disposte a terra con una logica che seguiva l'architettura della piazza e i disegni sulla pavimentazione; nel nostro centro sembra che le luci siano state messe un pò come veniva….magari mi sbaglio e sono io che non colgo la logica.

Un'altra considerazione è: ma è prevista una manutenzione del verde? Questa estate ho visto alcune volte dei giardinieri che sostituivano le piantine intorno alle fontane ma onestamente non è sufficiente, una così bella piazza e poi viene gestita nella tenuta del verde così malamente che fa un po' vergogna, non è pensabile cambiare soluzione di arredo verde?
Oppure basterrebbe una manutenzione più frequente…in fondo la ristrutturazione ha data slancio alla vita in piazza e ha certamente dato un buon contributo a ravvivare il centro città ma non perdiamoci così, se fossi un visitatore certo noterei queste cadute di stile.

Grazie e scusate lo sfogo.

saluti

Marco Pattano 

I giudizi, come quello dell'amico lettore, sono sempre molto personali e soggettivi. Così, come non piacciono le luci inserite ‘a caso’  nella pavimentazione, viene altresì chiesto un arredo-verde più consistente dell'attuale.
Eppure, ad altri visitatori (un po' quelli chiamati in causa proprio dalla lettera) la piazza appare addirittura incantevole e più bella di tanti altri posti così decantati della nostra Bella Italia.
Una prova? Il servizio pubblicato dal sito arezzonotizie.it (qui l'articolo completo) in cui il giornalista-turista Piero Rossi così definisce Piazza S.Magno:

– Una soluzione di landscaping urbano che mi ha fatto fare woow l’ho trovata e gustata per ore ed ore nella piazza San Magno, che è la principale di Legnano. Questa cittadina di neppure 60.000 abitanti sta vivendo una vita di urbanesimo che, da un quasi niente di buono, ha colpi di modernismo che non sai se ti trovi in Italia od all’estero. Ebbene in questa piazza che ha una funzionalità omologa alla nostra San Francesco fino a non molti anni fa erano presenti siepi da geometrie da geometra – alla Porcinai della nostra stazione – con una Senza-Emozione Fontanella al centro. Perfetto look anni 50. (…) Le panchine sono lunghe, socializzanti e messe a ferro di cavallo intorno a una serie quadrata di getti luminosi grassi e bassi di acqua che vengono dal pavimento e che su di esso ricadono, senza alcuna vasca magnetica al sudicio. Questi gruppi di acqua hanno l’effetto di fiamme di un caminetto che riscalda lo spirito, ma che d’estate rinfrescano la pelle di chi siede intorno. I grassi zampilli sono la delizia dei bambini che possono giocarci in assoluta sicurezza. Manutenzione zero.

Non è finita qui. In certe zone della piattaforma di legno vi sono poste a scacchiera piante basse di timo e rosmarino che per i movimenti di aria di tanto in tanto si fanno sentire a chi siede, con un effetto di elegante arbre magique di piazza. Per questi elementi quella piazza trasforma qualsiasi banale conversazione sulle panchine in una esperienza spirituale emotiva, anche se si parlasse di calcio.-

Insomma, per concludere, come dicevano i latini, ‘de gustibus non disputandum’.
Avrà ragione l'amico lettore a chiedere un miglior arredo e luci non più messe a caso, ma come dar torto anche chi questa piazza la vede un bijoux?
E, ancora, in tempi di crisi e di tagli ai finanziamenti locali, quale amministratore oggi penserebbe di dare priorità a un nuovo riordino della Piazza con tutte le altre urgenze sociali che bussano alla porta del Palazzo?
marco tajé

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