“ITA I Tipici Anormali”, ecco il trailer del film “neoirrealista” di Federico Angi
Il giovane regista di Cirimido che ha studiato nel saronnese ha realizzato il trailer di quello che sarà il suo prossimo film
Pronto il trailer del film “ITA I Tipici Anormali”, diretto dal giovane regista Federico Angi. Le riprese del film sono state realizzate quasi interamente nel varesotto. «La Trama anela ad ibridare i generi rendendo ITA, favola meta-cinematografica contemporanea che mostra arte e parla collateralmente di bullismo e ambientalismo lottando a favore delle diversità a suo modo in un ideale contenitore teatrale: La commedia dell’assurdo – spiega il regista -. i quattro comici caratteristi del film nascondono i propri tormenti sotto la patina del sarcasmo. Partono costretti da Dory, per raggiungere San Polo D’Enza dove una lontana cugina si deve sposare. Solo una volta giunti a quella che presumevano essere la loro destinazione tutto inizia a cambiare per loro e l’arrivo degli altri consanguinei complica ulteriormente la vicenda».
«È evidente che il Neoirrealismo e di conseguenza anche ITA – prosegue Angi -, sono figli della contaminazione cross-mediale attuale, questo è dimostrato anche dalla colonna sonora che è in parte eseguita sempre da Miriam Cossar cantautrice di molti brani all’interno del lungometraggio arricchendo il sottogenere del musical presente nell’opera. inoltre è fantastico vedere come radio, televisioni, giornali insomma i media locali, dai casting milanesi del 2017 ai quali si iscrissero più di 400 persone, seguano il progetto passo dopo passo proprio come il vero protagonista del film: la MDP, ovvero l’occhio orwelliano che entra nelle vite dei caratteristi perseguendo una linea del racconto in medias res».
Federico Angi ha 25 anni è artista e regista, originario di Cirimido: «La mia passione ha origine da due universi, Il primo è quello del cinema: ho camminato sul sentiero dorato, ballato the crisis immerso nel colore viola, vestito il casanova di Fellini e ruotato su la ronde di Max Ophuls. Mi sono proiettato verso l’infinito e oltre dell’odissea nello spazio. È un universo immaginifico e rassicurante ma il mio secondo universo lo è molto di più: è fatto di personaggi meno eccentrici che però sono la mia fonte di ispirazione per tutto il resto: la mia famiglia! dopo esser stato semifinalista al Giffoni film festival e l’ esperienza di backstager sul set di Ride prodotto da Luky Red, ho avuto l’onore di conoscere personalmente la figlia di Kubrick durante una master class presso l’università IULM. Katharina raccontava come anche il cinema di suo padre nonostante la genialità e l’importanza hollywodiana non che storica delle sue opere, avesse una matrice artigiana e familiare proprio dal punto di vista realizzativo, la sua famiglia ha lavorato molto sui set e molto alle scenografie e alla produzione in generale, devo dire che avendolo a lungo studiato e analizzato come cineasta la cosa non mi era sconosciuta ma sentirlo dire da Katharina mi ha rincuorato in quanto significa che questo tipo di cinema “familiare” può dare grandi risultati bisogna solo crederci di più. come mi ricorda sempre mia madre che non smette mai di credere in me, incoraggiandomi e non negandomi la possibilità di sognare. Lei è l’incentivo di sempre».
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