"Se siamo ancora qui, dopo 70 anni, a commemorare Mauro Venegoni, è perchè la sua lezione di lottare per migliorarsi, per i propri ideali e per un futuro migliore dovrebbe parlare a tutti, specialmente ai giovani" dichiara Dario Venegoni, vicepresidente dell'Associazione Nazionale Ex Deportati e nipote di Mauro Venegoni.

Il 31 ottobre 1944 Venegoni fu ucciso da uno squadrone fascista, dopo essere stato torturato nel tentativo di estorcergli informazioni sui compagni della Resistenza. Egli non rivelò nulla, nè tradì mai i suoi ideali. "Mauro era un uomo molto moderno: seppur costretto ad abbandonare la scuola in quinta elementare per lavorare, la sua sete di conoscenza fu insaziabile e non lo abbandonò mai. Parlava francese e russo, aveva iniziato a studiare l'inglese, voleva conoscere altre realtà, farsi una propria opinione del mondo senza ripetere pedissequamente parole sentite o lette da altri… Era una persona integra e coerente" ricorda ancora il nipote Dario.

La cerimonia si è svolta al cippo commemorativo di via Gasparoli a Cassano Magnago. A ricordare il partigiano legnanese sono oggi intervenute un centinaio di persone, rappresentanti delle ANPI locali e delle amministrazioni comunali.

Il presidente dell'ANPI legnanese, Luigi Botta, ha così dichiarato: "Ricordiamo Mauro Venegoni non solo per le atroci sofferenze patite ma per la sua vita, per i valori che ci ha saputo trasmettere e che noi abbiamo il compito di trasmettere a chi verrà dopo di noi".

Il sindaco di Legnano Alberto Centinaio ha così affermato: "Credo che la vita di Mauro Venegoni, così come quella dei suoi fratelli Carlo, Piero e Guido e di molti altri partigiani, possa essere riassunta in una semplice parola: sacrificio. Possiamo perciò, senza dubbio alcuno, indicarlo ad esempio e modello di vita per tutti noi, soprattutto per le nuove generazioni. Ed è proprio pensando ai nostri giovani che la celebrazione odierna assume un significato di estrema attualità". 

Mauro Venegoni, insomma, esempio di resistenza ad un futuro oscuro che viene rubato, come forza positiva che porta a migliorare il Paese

(Per il discorso integrale del sindaco Centinaio, cliccare qui).

Al termine della commemorazione l'amministrazione di Busto Arsizio ha consegnato una medaglia ai familiari di Mauro Venegoni in occasione del settantesimo della sua morte.

Chiara Lazzati
Galleria fotografica di Luigi Frigo