Giorno del Ricordo: cerimonia al Parco Nord Fiera e spettacolo al Teatro Civico di Rho
Iniziativa teatrale in collaborazione con l’Archivio Storico Bracco
In occasione del Giorno del Ricordo che si celebra il 10 febbraio, in memoria delle vittime delle foibe, dell’Esodo Istriano, Fiumano, Giuliano e Dalmata e delle vicende del confine orientale, il Comune di Rho organizza due importanti appuntamenti nell’arco di quella stessa giornata ideati dall’Ufficio Cerimoniale coordinato da Paola Cupetti. Alle 11.00 del 10 febbraio, sulla collina del Parco Nord Fiera, in via Borromeo, si terrà la cerimonia che prevede la posa della corona e i discorsi celebrativi, alla presenza del Sindaco di Rho Andrea Orlandi e del Vice sindaco Maria Rita Vergani. Sono previste letture a cura dei volontari di “Leggi che ti passa” #Oltreiperimetri.
La sera, alle 21.00, al Teatro Civico Roberto de Silva di piazza Jannacci 1, sarà in scena “Il sentiero del padre – Viaggio tra i segreti delle foibe carsiche” di e con Davide Giandrini con la regia Franco Palmieri. Musiche di scena di Goran Bregovic e Zbigniew Preisner. Protagonista è Francesco, un bambino di dieci anni nato a Pola, in Italia, nel 1936. Sua madre si chiama Maria. Suo padre Gianni e fa il ciabattino. Tra il 1945 e il 1947 Pola è occupata dagli slavi. Rapinano, violentano e infoibano gli italiani. Lo Stato non interviene. Molti hanno deciso di scappare. Maria ha deciso di restare. Il padre, di salvare suo figlio. Gianni e il piccolo Francesco fuggono nella notte. Con sé non hanno nulla. Sette giorni di cammino. Nel sentiero del bosco. Per salvarsi. Prima dello spettacolo teatrale, sono previsti un collegamento video con Abdon Pamich, esule fiumano e marciatore olimpico, e la proiezione di un filmato sul capitano d’impresa istriano Cavaliere del Lavoro Fulvio Bracco a cura dell’Archivio Storico Bracco. «Nelle tristi vicende collettive che hanno segnato la storia del Novecento, le storie dei singoli aiutano sempre a comprendere cosa sia realmente accaduto – commenta il Vicesindaco Maria Rita Vergani – La storia di Abdon Pamich, che da esule e profugo fiumano vinse la medaglia d’oro alle olimpiadi di Tokyo nel 1964, e quella del grande industriale nato a Neresine Fulvio Bracco permetteranno di cogliere tutte le sfumature di vicende che non dobbiamo dimenticare».
«Mio nonno Elio, fervente irredentista, era nativo dell’isola di Lussino, e negli anni Venti si trasferì a Milano dove fondò, nel 1927, quello che sarebbe diventato il Gruppo Bracco – afferma Diana Bracco – Il legame della nostra famiglia con quelle terre è sempre rimasto fortissimo: nel secondo Dopoguerra, di fronte al dramma dell’esodo giuliano-dalmata, ad esempio, mio padre Fulvio si prodigò per gli esuli istriani del campo profughi di Villa Reale di Monza, restituendo loro la dignità di cittadini e di lavoratori. Nel 2020, come Fondazione Bracco abbiamo finanziato la realizzazione della stele “A perenne memoria dei martiri delle foibe e agli esuli istriani, fiumani, dalmati”, opera dell’artista Piero Tarticchio di Pola, che il Comune di Milano ha posto in Piazza della Repubblica. Conservare la memoria di questi eventi e farli conoscere alle giovani generazioni è il modo migliore per evitare il ripetersi di simili tragedie: anche per questo ci è sembrato giusto sostenere lo spettacolo messo in scena dalla Fondazione del Teatro Civico di Rho».
Lo spettacolo è realizzato in collaborazione con il Teatro Civico Roberto de Silva, l’Associazione Nazionale Venezia, Giulia e Dalmazia e il Gruppo Bracco.
Prenotazioni sul sito www.teatrocivicorho.com
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