Storia del Cineforum in mostra a Rho
In Auditorium affissi gli storici manifesti del Cineforum, messi a disposizione da Mario Fumagalli, uno dei fondatori
È Paper Moon il film che aprì la rassegna del Cineforum Rho nella stagione 1975-76 al cinema De Amicis, stagione in cui le proiezioni iniziarono a essere annunciate da manifesti con grafiche ogni anno innovative. L’ingresso alla proiezione costava 400 lire ed era riservato ai soci, che potevano tesserarsi per 1000 lire. I colori psichedelici della locandina della stagione 75-76 spiccano ora sulla parete dell’Auditorium di via Meda e aprono la carrellata di manifesti storici che ripercorrono 26 stagioni di film nella nostra città, ora appesi in una mostra.
La collezione, messa a disposizione da Biblioteca Popolare APS, è frutto della donazione di Mario Fumagalli, autore delle grafiche e principale animatore di 40 anni di cineforum a Rho, recentemente insignito della civica onorificenza per la sua attività di animatore culturale. «La passione per il cinema è nata quando ero alle elementari e durante l’estate facevo il garzone all’edicola che c’era in Pasqué. La maschera del vicino Cinema Centrale veniva nel pomeriggio a leggere il giornale e spesso mi consentiva di entrare gratis al Cinema. Ricordo quella volta, il film era “L’aquila a due teste” di Jean Cocteau (1948), che rimasi a vedere due volte le proiezioni e la mamma preoccupata venne a prendermi perché erano passate le otto di sera – Racconta Mario Fumagalli – L’idea di organizzare un Cineforum a Rho è venuta a me e all’amico Pietro Chiminello, un sabato sera, mentre andavano a Legnano a vedere un film che a Rho non avremmo mai visto. A Rho venivano proiettati solo film commerciali, le cui recensioni erano scarse e venivano esposti solo giudizi morali nella bacheca del Santuario di Rho. Per gli appassionati di cinema era necessario migrare a Milano o a Legnano. Così è nata la necessità di organizzare in proprio la proiezione dei film che ci interessavano».
Il primo film col quale iniziò il Cineforum è stato “Mon oncle” di Jacques Tati al Cinema De Amicis un sabato pomeriggio. Era il dicembre 1964. Il pubblico era composto sostanzialmente di giovani. Il successo fu ottimo, tanto che l’esperienza proseguì per 40 anni perfezionando la comunicazione. La stampa delle locandine esposte nell’atrio dell’Auditorium iniziò nella stagione 1975-76.
I cinefili più appassionati potranno ripercorrere decenni di storia del cinema, seguendo l’evoluzione delle proposte in calendario, insieme ai cambiamenti di gusto della grafica, dagli stili più sperimentali degli anni Settanta alle grafiche più recenti dei primi anni Duemila. Dai primi anni Duemila l’attività di cineforum viene promossa dall’Amministrazione Comunale con la rassegna Cin&Città gestita da Barz And Hippo. L’attività di Cineforum può vantare quindi sessant’anni ininterrotti di servizio alla città. «Ringrazio Mario Fumagalli e quanti, con lui, avviarono questa esperienza, intuendo nel cinema la capacità di aggregare persone e di favorire il dibattito – commenta l’assessora alla Cultura Valentina Giro – Bello ricordare gli inizi di una esperienza che, in modo diverso, prosegue ancora oggi. I rhodensi hanno voglia di cinema e le proposte fornite settimanalmente sono sempre molto valide, nel solco di una solida tradizione».
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.