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Libera Legnano commemora la strage di Capaci con lo spettacolo “Lunga è la notte”

“Lunga è la notte”, pièce teatrale martedì 23 maggio a Legnano, Cinema Ratti; giovedì 25 maggio a Cerro Maggiore alla Comunità di Famiglie “Il Chiostro Solidale”

libera

“Lunga è la notte” è la pièce teatrale che la Compagnia dei Gelosi dedica alle donne e agli uomini che hanno lottato contro le mafie: un grido che si fa ricordo e denuncia, ma anche un invito a non abbassare la guardia. Martedì 23 maggio ore 20.45 a Legnano, Cinema Ratti, in collaborazione con Libera Presidio di Legnano; Giovedì 25 maggio ore 21.15 a Cerro Maggiore presso la Comunità di Famiglie “Il Chiostro Solidale”. Di seguito la presentazione della associazione Libera

Doppio appuntamento per il Presidio di Libera Legnano e per la Compagnia dei Gelosi, che in occasione dell’anniversario della strage di Capaci presenteranno lo spettacolo “Lunga è la notte” dedicato proprio a quegli avvenimenti. La prima data, patrocinata dal Comune di Legnano, sarà il 23 maggio presso la sala Ratti e vedrà la partecipazione straordinaria degli studenti del Liceo Galileo Galilei che offriranno “Frammenti di memoria”, storie di alcune vittime di mafia raccolte con un prezioso lavoro di ricerca.

L’evento del 25 maggio invece nasce dalla collaborazione con la Comunità di Famiglie “Il Chiostro Solidale” come ultimo degli appuntamenti di “Passo al Chiostro”, un ciclo di tre serate patrocinate dal Comune di Cerro Maggiore e organizzate presso l’ex convento dei Frati Minori Cappuccini, dove ad oggi risiedono cinque famiglie che hanno scelto di vivere un’esperienza di vicinato solidale basato sulla fiducia e sulla prossimità. Fulcro degli incontri è la volontà di stare insieme condividendo in particolare storie di donne comuni ma di straordinario valore, che sono diventate nei loro diversi ambiti un punto di riferimento irrinunciabile per la nostra società.

Il contesto in cui si situano le testimonianze raccontate nello spettacolo “Lunga è la notte” della Compagnia dei Gelosi è quello delle stragi di mafia degli anni ‘80 e ‘90. Dai boati delle esplosioni che hanno tristemente segnato la Palermo di quel periodo, emergeranno le voci originali di Peppino Impastato, Giovanni Falcone e di Papa Giovanni Paolo II (raccolte dalla fonica Maria Segreto).

Amo l’idea che io e i miei compagni di lavoro gettiamo un seme che, germogliando, contribuirà a fare memoria. Quando sono morti Falcone e Borsellino ero piccola ma avrei voluto sapere di più” commenta Mariella Volfango, interprete del testo scritto e diretto da Monia Marchiori, che con Pamela Marchiori ha anche fortemente spinto la Compagnia affinché si confrontasse su questo tema. “Noi siamo cresciute in un quartiere popolare non troppo dissimile dal Brancaccio – ci confida Pamela –  e perdersi o salvarsi era questione di poco. Ecco, io volevo condividere quel ‘poco’, cioè quella voglia di giustizia che mi ha tenuta fuori dai guai“.

Nella performance non manca la posizione di una donna di mafia, interpretata da Carmen Cogliandro: “Questo tema non sarà mai abbastanza trattato, sono contenta di pensare che anche il teatro possa essere spunto di riflessione e di conoscenza”. Anche Loris Lomazzi, che dà voce a Peppino Impastato, Rocco Chinnici, don Pino Puglisi, annuisce convinto: questo spettacolo vuole essere un passaggio di memoria alle nuove generazioni e che ci sia la partecipazione delle scuole è cosa che lo commuove. “Il confronto con il fenomeno mafioso potrebbe farci sentire piccoli, isolati e senza possibilità di scelta: io recito per ricordare a tutti, a me stessa per prima, che esiste sempre un’altra via, anche se non è quella più facile. Il coraggio di dire “No!” deve diventare un movimento morale e culturale, che risvegli fede e speranza in coloro che hanno perso di vista i valori di chi ha fatto della lotta contro la mafia la propria ragione di vita” conclude Benedetta Giagnoni, che ben riassume lo spirito che anima i Gelosi. Quello stesso spirito che ha spinto la Compagnia – insieme ad un gruppo di cittadini e di altre associazioni – a contribuire alla fondazione del Presidio di Libera Legnano nel dicembre del 2020, per invitare la popolazione a prendere posizione contro il fenomeno mafioso, ben presente anche in Lombardia, come sappiamo.

La notte è ancora lunga e buia. Teniamo la luce accesa.

Vigiliamo.

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Pubblicato il 14 Maggio 2023
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