Legnano in festa con i “Manieri Aperti”, un’intera giornata insieme alle otto contrade nel segno della tradizione, della cultura, della storia e del divertimento, con tante attività per grandi e piccini. Seppur con un programma ridimensionato per il maltempo, in tanti hanno visitato le case di contrada. Eventi anche al Castello con la mostra sugli abiti del Palio “Visti da Vicino” e in Famiglia Legnanese dove per tutta la giornata ci sono state code per la mostra dei Lego “Legnano Brick2”

CONTRADA LA FLORA

Al Cascinone per i “Manieri Aperti” protagonisti gli abiti storici con la mostra “Dietro le quinte della nostra sfilata”: «Abbiamo esposto i nostri vestiti più belli per fare vedere come vengono ricamati e realizzati. In esposizione abiti d’armata a cavallo, di capitani e castellane».

In via Ciro Menotti non poteva mancare poi la Festa del Pane, con la partecipazione degli Ambulanti di Forte dei Marmi, mercato sempre molto partecipato. Per i bambini organizzati laboratori creativi, giro sui pony, e gelato artigianale. Per i grandi griglie accese, degustazione di vini e servizio cucina e bar. Festa anche con i programma i battesimi di contrada. QUI IL PROGRAMMA

 

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CONTRADA LEGNARELLO

La contrada ha ridotto gli eventi all’aperto a causa delle avverse condizioni di del tempo. Attive soltanto le iniziative in maniero e il mercatino Shopping in my city. Per la mostra dei manieri aperti la contrada, in particolare, ha proposto un racconto della storia di tutti i manieri che la contrada ha passato: «Il primo maniero non era un vero e proprio maniero ma semplicemente un punto d’incontro per i contradaioli – spiega la guida all’interno della mostra – La svolta si ha nel 1986 quando ci si è trasferiti nel maniero di via Ugo Foscolo: lì è iniziata la vera e propria vita di contrada. Nel maniero attuale (di via Dante) invece abbiamo la sala d’armi dove vengono custoditi il gonfalone e le giubbe del palio delle nostre vittorie più recenti, il cortile e l’androne che è un posto molto speciale per noi contradaioli».

Durante la giornata protagonista anche l’arte del ricamo con cui vengono ornati i costumi della contrada. «Mostriamo le fasi dall’ideazione del ricamo allo sviluppo del ricamo stesso, fino all’esposizione degli abiti più recenti che sono stati realizzati per far comprendere tutto il lavoro che c’è dietro».

 

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CONTRADA SAN BERNARDINO

In via Somalia porte aperte ai visitatori con la mostra alla scoperta dei tesori di contrada, con visite guidate all’esposizione museale degli abiti, e un desco medievale con cibi (anche d’asporto) e stoviglie d’epoca e costine. Nel pomeriggio, inoltre, in occasione dei Manieri aperti si sono tenuti anche i battesimi di contrada.

«Quest’anno abbiamo deciso di esporre la nostra reggenza al completo, con gonfaloniere, scorta e banda del capitano – spiega Greta Della Foglia accompagnandoci per il maniero -: queste quattro figure sono di recentissima fattura, sono scese in piazza per la prima volta in occasione della Traslazione della Croce. Anche gran priore, capitano e castellana sono per noi abiti recenti».

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CONTRADA SAN DOMENICO

Doppia mostra per i “Manieri Aperti” anche in via Bixio, dove i biancoverdi porteranno in scena “I mantelli: eleganza, tradizione ed evoluzione”, mostra dedicata ai mantelli di capitani e castellane per scoprirne l’evoluzione stilistica, e “Le Spade del Comando”, esposizione dedicata alle spade dei capitani della contrada, oltre alle visite guidate del maniero. Un’occasione per conoscere la storia e la cultura della contrada.

«Come per i vestiti – spiega la guida -, anche le spade vengono realizzate attraverso una ricerca di fonti storiche, quindi anche per le spade, come per i vestiti, c’è stata un’evoluzione».

 

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CONTRADA SAN MAGNO

In via Berchet i vincitori dell’ultimo Palio hanno proposto un viaggio nella storia di contrada alla riscoperta del patrimonio custodito tra le mura del maniero con esposizioni di quadri, cimeli, fotografie e ricordi della vita della Nobile che raccontano la storia e i momenti più significativi del Palio dalle origini ad oggi.

«La contrada di San Magno all’interno della sfilata rappresenta il tema del clero e della nobiltà – spiega la guida -. All’interno di questa sala si possono apprezzare una grande vastità di simbologie e molti dettagli della nostra sfilata, a partire dalla mitria del Vescovo al viviale con il quale il Vescovo sfila durante la rievocazione storica». Presenti nella sala anche alcuni abiti che fanno parte della sfilata come quello del cavaliere templare, l’abito della castellana, l’abito del capitano con il mantello del 1984 e l’abito della vittoria.

Per tutta la giornata, poi, griglie accese e animazione musicale.

 

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CONTRADA SAN MARTINO

In via dei Mille festa per i 30 anni del Gruppo Danzatrici con una mostra per scoprire l’iter ideativo e creativo degli abiti delle danzatrici con un’esperienza immersiva a 360 gradi. La danzatrice Valentina nel video spiega l’evoluzione degli abiti dal 1994 ad oggi.

Presente la laureanda Elena Musazzi con il Progetto Partecipato per accrescere la consapevolezza del patrimonio culturale del Palio che sarà anche oggetto della sua tesi di laurea. La contrada ha scelto il primo maggio anche per ballare con la silent disco.

 

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CONTRADA SANT’AMBROGIO

In via Madonna delle Grazie accanto alle visite guidate al maniero protagonisti la mostra “Il corpo, la mente e l’anima” dedicata ai costumi di contrada, “Il Sabba delle Streghe”, con esibizione delle streghe e laboratorio per bambini e ragazzi dai sette anni, l’arte del tombolo con le dimostrazioni a cura delle dame di contrada e “Tum-turutum. Suoniamo il tamburo”, esibizione musicale dei musici di contrada con laboratorio per ragazzi.

 

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CONTRADA SANT’ERASMO

In via Canazza la contrada per i “Manieri Aperti” ha messo in cartellone, oltre alle visite guidate al maniero, “Ieri: Video Memorie”, esposizione di costumi, video e foto storiche, “Oggi: cosa siamo e cosa facciamo”, esposizione di abiti, gioielli, video e foto storiche, e “Ricami-AMO e tessi-AMO insieme”, laboratorio per imparare a ricamare e tessere.

«Abbiamo esposto gli abiti non più in uso, tra i quali l’abito più recente della castellana. Man mano abbiamo scoperto che i colori utilizzati dai corpi nobili all’epoca erano colori molto contrastanti, molto forti, infatti l’abito della nostra ultima castellana utilizzato l’anno scorso, ha colori vinaccia, giallo, ocra e un azzurro molto forte – spiega la dama di contrada -. Gli abiti sono tutti realizzati a mano, senza l’utilizzo di macchinari»

 

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