Dalla Liuc al Municipio, a Castellanza attesi 2mila visitatori per le Giornate FAI di Primavera
Sabato 25 marzo e domenica 26 marzo saranno aperti al pubblico Villa Brambilla (oggi Municipio), la Cappella Gentilizia Cerini di Castegnate, e la LIUC (ex Cotonificio Cantoni)
Sabato 25 e domenica 26 marzo la città di Castellanza sarà protagonista delle Giornate FAI di Primavera. Dalle 10 alle 18 saranno aperti al pubblico Villa Brambilla (oggi sede del Municipio), la Cappella Gentilizia Cerini di Castegnate, e la LIUC (ex Cotonificio Cantoni).
Si tratta di tre beni architettonici e artistici che raccontano la storia culturale e industriale di «un piccolo borgo – ha spiegato l’assessore alla Cultura di Castellanza, Davide Tarlazzi nel corso della presentazione dell’evento – che all’inizio dell’Ottocento viveva di un’economia agricola e fungeva da scenario per le villeggiature del patriziato milanese, progressivamente trasformato (a inizio ‘800) grazie a una stirpe di imprenditori in un polo primario dell’industria cotoniera, divenendo un centro socialmente ed economicamente dinamico che l’arrivo dell’Università ha ulteriormente aperto e proiettato in uno scenario più ampio e globale».
«Un percorso in continua trasformazione, da comprendere fin dalle sue origini – ha sottolineato il sindaco Mirella Cerini – per immaginare un futuro che andrà sempre in questa direzione di rigenerazione urbana». Il riferimento è al progetto Mill che porterà il centro del sapere e del fare imprese in un’altra ala del Cotonificio Cantoni.
Per la due giorni di apertura sono attesi duemila visitatori. Saranno impegnati 50 volontari della delegazione del Fai del Seprio, diverse associazioni cittadine (Carabinieri in congedo, Alpini, Prociv e Castellanza in Sù) e oltre 80 studenti delle scuole medie di Castellanza e delle superiori del territorio (Istituto Enrico Fermi di Castellanza, Liceo Classico Linguistico Daniele Crespi di Busto Arsizio, ITE Enrico Tosi e Liceo scientifico Arturo Tosi di Busto Arsizio) che faranno da apprendisti Ciceroni nelle visite guidate. «Il coinvolgimento dei giovani – ha ricordato Barbara Pasolini, Delegata Cultura Fai Lombardia – è la vera sfida del Fai: educare al bello per promuovere il nostro immenso patrimonio artistico, storico e culturale».
I ragazzi, opportunamente preparati da esperti, dai loro docenti e dai tutor FAI, accompagneranno il pubblico alla scoperta dell’eleganza neoclassica impressa a Villa Brambilla da Pietro Pestagalli, dell’innovativo intervento che negli anni ’60 del secolo scorso i fratelli Vito e Gustavo Latis realizzarono nel già grandioso complesso del Cotonificio Cantoni poi trasformato tra il 1989 e il 1991 da Aldo Rossi in sede universitaria, e ancora della suggestiva edicola funeraria che Manfredo D’Urbino costruì negli anni ‘30 per il visconte Leonardo Cerini.
Villa Brambilla (oggi municipio), è l’elegante dimora suburbana edificata nel secondo decennio dell’Ottocento dall’architetto Pietro Pestagalli per l’omonima famiglia del patriziato milanese. La Cappella Gentilizia Cerini di Castegnate (aperta per la prima volta al pubblico, solo per gli iscritti FAI), è un’imponente edicola funeraria innalzata in stile eclettico dall’architetto Manfredo D’Urbino sul finire degli anni ’30 del ‘900. La LIUC (ex Cotonificio Cantoni) è un insieme di edifici un tempo appartenenti a un polo di primaria importanza per l’industria tessile cotoniera poi riconvertito in sede universitaria dall’architetto Aldo Rossi.
Le visite sono gratuite ma gli organizzatori invitano a sostenere il FAI con un’offerta: «La delegazione del Seprio – spiega l’architetto Antonella Franchi, capo Delegazione del Seprio del FAI – ringrazia per la fattiva collaborazione l’amministrazione di Castellanza, il dottor Leonardo Cerini di Castegnate, il rettore della Liuc e tutti i suoi collaboratori, le associazioni locali; gli storici e gli esperti locali; i presidi e i professori delle scuole medie superiori e i suoi volontari, senza i quali il Fai non potrebbe esistere. Saranno loro a presidiare i banchi e offrire informazioni al pubblico».
IL COINVOLGIMENTO DELLA LIUC
«La visita all’università – ha illustrato Daniele Pozzi, coordinatore del progetto strategico LIUC Heritage Hub, – evidenzierà continuità e cambiamento in un sito che da oltre un secolo e mezzo ha un ruolo rilevante nell’economia nazionale, prima come fabbrica, oggi come Università. La nostra sede, infatti, ingloba, anche fisicamente, gli sforzi e i risultati delle precedenti generazioni: le ville del patriziato milanese trasformate in residenza e uffici dai Cantoni, i mulini di età preindustriale convertiti in fabbrica moderna a metà Ottocento, gli edifici progettati dallo Studio Latis nell’ultima stagione di crescita della Cantoni (anni ’60), lo straordinario progetto di recupero e conversione di Aldo Rossi…».
Insieme all’Heritage Hub, anche la Biblioteca LIUC sarà impegnata nelle Giornate FAI: al suo interno sarà allestita infatti un’esposizione di libri incentrata sui temi dell’archeologia industriale, dell’architettura industriale, della storia dell’industria e delle industrie, con particolare attenzione al settore tessile del territorio dell’Alto Milanese. Si troveranno in esposizione anche gli acquarelli di Aldo Rossi e il plastico originale del progetto LIUC.
L’Archivio del cinema industriale e della comunicazione d’impresa, un’entità creata da LIUC in collaborazione con Confindustria, curerà la proiezione di una selezione di filmati d’epoca che, a conclusione del percorso, offriranno ai visitatori uno spaccato sull’evoluzione dell’industria e della società italiana dai primi del Novecento alla fine degli anni ’80, coprendo cioè il periodo di massima attività del Cotonificio Cantoni.
Inoltre, la collaborazione con Molteni Group ha permesso di allestire nei locali della villa Cantoni-Jucker una mostra dedicata a “Aldo Rossi Design”, nella quale viene presentata una selezione di mobili realizzati da Molteni&c su disegno dell’architetto, negli stessi anni in cui Rossi era impegnato nella riqualificazione della Cantoni. I continui rimandi tra design e architettura sono il tema del documentario “Aldo Rossi Design” (regia di Francesca Molteni e Mattia Colombo, prodotto da Muse Factory of Project in collaborazione con Fondazione Aldo Rossi) che sarà proiettato nell’ambito della mostra.
Gli apprendisti ciceroni del FAI guideranno i partecipanti in un percorso di esplorazione del sito della durata di circa quaranta minuti. LIUC, inoltre, non viene meno alla propria vocazione internazionale, offrendo la possibilità di una visita interamente in lingua inglese (se ne occuperanno in particolare gli studenti del Liceo Linguistico potenziato Enrico Fermi) entrambi i giorni alle 11 e alle 15.
GLI EVENTI CULTURALI
Il programma delle Giornate FAI di Primavera a Castellanza si arricchisce inoltre di due significativi eventi culturali:
– Sabato 25 alle 21 al Teatro di Via Dante (via Dante): Concerto di primavera del Corpo musicale S. Cecilia di Castellanza. Un omaggio agli amanti dell’arte e a una forma di patrimonio culturale immateriale. Ingresso libero.
– Domenica 26 alle 18 alla Biblioteca Civica (piazza Castegnate 2 bis): Conferenza su “Archeologia industriale a Castellanza. Storia di fabbriche, imprenditori, lavoro” a cura della dott.ssa Renata Castelli. Ingresso libero.
DOVE PARCHEGGIARE
Inoltre, domenica 26 marzo, dalle 9 alle 18, in piazza Castegnate verrà proposto dalla ProLoco cittadina il Mercatino di Primavera con stand degli hobbisti, gonfiabili per i bambini, esposizione di auto d’epoca e punto ristoro.
Per chi arriverà in auto ed è interessato a visitare Villa Brambilla o la sede di LIUC- Università Cattaneo si consiglia di utilizzare l’ampio parcheggio gratuito di Piazza Visconte Leonardo Cerini di Castegnate. Per quanti si recheranno al Mausoleo Cerini si segnala il vicino parcheggio gratuito di Via per Olgiate.
LE GIORNATE DEL FAI
Le Giornate FAI di Primavera sono il più importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese. Nelle Giornate FAI dal 1993 a oggi, sono stati aperti più di 14.150 luoghi di storia, arte e natura in tutta Italia, visitati da oltre 11.600.000 di cittadini, grazie a 145.500 volontari e 330.000 studenti “Apprendisti Ciceroni”. Anche quest’anno le Giornate FAI mostrano il loro più autentico spirito civico ed educativo, che è nella missione del FAI: visitare gli oltre 700 luoghi eccezionalmente aperti dai volontari del FAI sarà l’occasione per conoscere la nostra storia e riflettere su quanto può insegnarci per affrontare il presente e il futuro. Proteggere, conservare e valorizzare il patrimonio culturale, aprendolo al pubblico e invitando tutti gli italiani a conoscerlo e frequentarlo: questa è la missione del FAI.
Quello del 25 e 26 marzo prossimi sarà un weekend per riconnetterci alla storia e alla cultura dell’Italia, che permetterà ai visitatori di sentirsi parte dei territori in cui vivono e di cui spesso non conoscono appieno la bellezza e il valore. Ancora una volta verranno aperti ville e palazzi storici, aree archeologiche, chiese di grande valore architettonico o storico- artistico, esempi di archeologia industriale, castelli, biblioteche, collezioni d’arte e musei. Non mancheranno itinerari nei borghi alla scoperta di angoli meno noti del paesaggio italiano, dove si conservano tesori nascosti e si tramandano antiche tradizioni.
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