L’incontro tra artisti, scrittori, poeti, il confronto fra arti espressive varie è un fatto che  è avvenuto in tanti momenti storici.  All’Atelier Ferioli di Legnano piace riproporlo quando possibile, spiega Vittoriano Ferioli, «perchè è un’energia che fa incrociare mondi diversi, che sollecita e amplifica l’immaginazione creativa e a volte ha caratterizzato anche luoghi diventati famosi, tra i tanti cito solo La Rotonda a Montparnasse agli inizi del secolo scorso un crocevia di artisti, critici, poeti e collezionisti e, negli anni ‘60 il Caffè Vesuvio a San Francisco luogo della Beat Generation. I motivi possono essere molteplici ma su tutti penso le affinità creative che facevano e fanno privilegiare incontri tra persone interessate al variegato mondo culturale dando origine anche a movimenti artistici».

«E’ questa mia convinzione, del mescolare e far incontrare varie espressioni artistiche, che alle esposizioni d’arte all’Atelier Ferioli a volte invito poeti della scena contemporanea – prosegue Vittoriano -. E in particolar modo della poesia performativa, ovvero che combina sia la scrittura che la performance, nella quale si dà grandissima importanza alla parola che viene riadattata a contesti differenti e teatralizzata. In occasione dell’esposizione di Maria Cristina Limido, sabato 18 ho invitato Stefano Messina che ci farà omaggio di un suo reading, un estratto del suo “ Sono un poeta a mia insaputa”».

Molto conosciuto nel contesto milanese, frequentatore e vincitore di numerosi tornei di Poetry’s Slam nel 2019, Messina, è stato campione italiano. Il suo ultimo lavoro che unisce in uno spettacolo poesie e chitarra si intitola “ Pensavo che l’Amore fosse un digestivo”.

Atelier Ferioli sabato 18 febbraio alle ore 17,30 . P.zza S. Magno 3  – Legnano