Ucraina, Legnano in piazza per la pace: «Prevalga l’umanità»
A Legnano piazza San Magno si colora di bandiere della pace, cartelloni, striscioni e bandiere dell'Ucraina per chiedere di fermare la guerra
Sei giorno dopo l’inizio dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, si continua a combattere nei cieli e via terra in diverse città. Intanto la morsa delle sanzioni dei Paesi occidentali si fa sentire per la Federazione Russa: il valore del rublo è crollato e la borsa di Mosca lunedì 28 febbraio è rimasta chiusa per scongiurare un crollo vertiginoso. E mentre in queste ore l’Europa riscopre il significato della parola guerra dopo oltre 70 anni, nel Legnanese si moltiplicano i presidi per chiedere lo stop ai combattimenti.
Martedì 1 marzo a scendere in piazza è stata Legnano, che ha fatto da centro di gravità a sindacati, comuni e associazioni della zona che hanno colorato e riempito piazza San Magno tra bandiere della pace, palloncini, cartelloni, striscioni e bandiere dell’Ucraina per chiedere di fermare la guerra. «Mio fratello e mio padre sono lì, perché si deve rimanere altrimenti si finisce in galera – è il racconto di una cittadina ucraina in piazza per il presidio per la pace, che rende drammaticamente concreto quello che sta succedendo nell’Europa orientale -: mio fratello è nell’esercito e sta combattendo a Kiev. Tante città sono isolate, gli scrivo ma nelle giornate in cui non risponde non so se è vivo o morto».
Tante le testimonianze di solidarietà al popolo ucraino dal palco allestito in piazza San Magno: «È il momento che l’umanità prevalga per fermare questa guerra folle: una tragedia assoluta – ha gridato Mario Principe, segretario generale della Cgil Ticino Olona – Noi siamo contro tutte le guerre e da qui lanciamo l’appello affinchè si fermi questo conflitto con il ritiro delle truppe, subito, rilanciando l’idea di in un’ Europa senza blocchi che sia contro il riarmo atomico che rischia di essere uno degli elementi di prospettiva nei prossimi anni: vogliamo che il dialogo sia sempre la via maestra. Non fermiamoci qui, continuiamo a partecipare a questo movimento globale per la pace».
In piazza erano presenti diversi ucraini con palloncini e bandiere gialli e azzurri. A portare il loro saluto è stata Bohdana Yashchuk del gruppo Cuori Uniti: «Voglio ringraziare tutti voi che siete solidali – ha detto Bohdana – perchè noi ucraini abbiamo bisogno del vostro supporto. Stanno arrivando aiuti da ogni angolo dell’Italia: siete un grande popolo, grazie di cuore».[Lefoto id=1282675]
Oltre a raccogliere aiuti umanitari il territorio si sta mobilitando per l’accoglienza dei profughi ucraini: lo ha confermato il sindaco di Castano Primo, presidente del patto dei sindaci dell’Alto Milanese, Giuseppe Pignatiello e il sindaco di Legnano, Lorenzo Radice: «Siamo in contatto con la Prefettura e ci stiamo muovendo per coordinare l’accoglienza – ha detto con forza Radice -. Sappiamo poi che questa guerra ha anche dei motivi economici e allora la risposta che vogliamo dare a chi fa il matto dall’altra parte della barricata è anche un gesto simbolico: abbasseremo i riscaldamenti dei nostri edifici e li spegneremo prima. Questo presidio, come l’esposizione delle bandiere della pace e dell’Ucraina, servono per dare segnali e dire che Legnano è per la pace perchè l’Italia ripudia la guerra».
IL PRESIDIO INTEGRALE
Nei giorni scorsi anche a Busto Garolfo, Canegrate, Dairago, Parabiago, Nerviano sono stati organizzati presidi per la pace in Ucraina. Sulle facciate di diversi municipi del territorio sono comparse inoltre le bandiere della pace e i comuni dell’Alto Milanese hanno avviato l’iniziativa “SOS Ucraina Alto Milanese”, ovvero una raccolta fondi veicolata su un unico IBAN per tutto il territorio – IT76I0103032420000063126862 – le cui risorse, grazie anche alla collaborazione delle associazioni della zona che sono in contatto con la comunità ucraina, serviranno per «offrire un reale sostegno al popolo ucraino e dare un aiuto concreto per la ricostruzione futura dei paesi danneggiati». Anche cittadini e associazioni si stanno mobilitando per portare aiuti alla popolazione raccogliendo beni di prima necessità da inviare in Ucraina.
L’Alto Milanese si mobilita per l’Ucraina: tutte le raccolte per fondi e beni di prima necessità
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