Legnano risponde all’appello per la pace in Ucrania con un atto di profonda fede
Basilica di San Magno affollata e fedeli anche all'esterno per la recita del rosario e l'adorazione eucaristica. Mercoledì 2 marzo, giornata del digiuno, altro momento con cui la speranza si appellerà alla fede
Anche fedeli all’esterno della Basilica di San Magno, questa sera sabato, 26 febbraio, che, complice il protocollo anticontagio, non ha potuto accogliere tutta le gente accorsa alla veglia per la Pace promossa dalla Chiesa di Legnano.
Una presenza così numerosa (confortata anche da un migliaio di visualizzazioni durante la diretta streaming) è stata testimonianza sia di preoccupazione per la guerra russo-ucraina, sia di una fede profonda che ha portato mons. Angelo Cairati, decano e prevosto della città, ad affermare «noi certamente abbiamo paura e comprendiamo il dolore della comunità ucraina, ma noi siamo gli eredi della speranza. Nulla potrà dividerci dall’amore di Dio. La fede può molto, può muovere montagne ed entrare nei cuori più induriti. Noi seminiamo speranza. Non facciamoci prendere dall’angoscia. E, soprattutto, stiamo vicini alle persone che soffrono, incoraggiamo e aiutiamo». Accanto a mons. Cairati, i sacerdoti delle tre comunità legnanesi, con don Walter Zatta, don Marco Lodovici e don Alessandro Viganò. In prima fila il sindaco Lorenzo Radice con la vice Anna Padoan e Gianfranco Bononi.
Dopo questo momento, mons. Cairati ha ricordato l’invito ad accogliere l’appello del Papa per la Pace con la giornata di digiuno nel mercoledì delle Ceneri, 2 Marzo 2022.
«Appello per la Pace», martedì 1 marzo un presidio in centro a Legnano
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