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“Nessun profitto sulla pandemia”, una raccolta firme, a Legnano, sabato 29, in piazza San Magno

Rifondazione Comunista Circolo di Legnano, La Sinistra-Legnano in Comune, Sinistra Italiana Altomilanese organizzeranno dalle 15.30 alle 18.30 un banchetto in piazza San Magno dove sarà possibile firmare  

legnano generica

Sabato 29 maggio, nella giornata di mobilitazione europea “No profit on pandemic”, prosegurà la raccolta di firme a sostegno della relativa Iniziativa delle Cittadine e dei Cittadini Europei (ICE). A Legnano,  Rifondazione Comunista Circolo di Legnano, La Sinistra-Legnano in Comune, Sinistra Italiana Altomilanese organizzeranno dalle 15.30 alle 18.30 un banchetto in piazza San Magno dove sarà possibile firmare.

Scopo della mobilitazione è vincolare la Commissione Europea ad aprire una discussione pubblica sulle seguenti richieste:
– garantire che i diritti di proprietà intellettuale, compresi i brevetti, non ostacolino l’accessibilità o la disponibilità di qualsiasi futuro vaccino o trattamento contro la COVID-19;

– garantire che la legislazione dell’UE in materia di esclusività dei dati e di mercato non limiti l’efficacia immediata delle licenze obbligatorie rilasciate dagli Stati membri;

.- introdurre obblighi giuridici per i beneficiari di finanziamenti dell’UE per quanto riguarda la condivisione di conoscenze in materia di tecnologie sanitarie, di proprietà intellettuale e/o di dati relativi alla COVID-19 in un pool tecnologico o di brevetti;

– introdurre obblighi giuridici per i beneficiari di finanziamenti dell’UE per quanto riguarda la trasparenza dei finanziamenti pubblici e dei costi di produzione e clausole di trasparenza e di accessibilità insieme a licenze non esclusive.

I dati mettono in evidenza l’iniqua distribuzione dei vaccini a livello globale, strettamente collegata al sistema fondato sui brevetti che impedisce una produzione su larga scala per soddisfare le esigenze di vaccinazione in tutti i Paesi del mondo. Al 15 maggio 2021, ha avuto la prima dose di vaccino il 3,5% della popolazione mondiale e l’82% di questa risiede nei Paesi ad alto e medio reddito; nei paesi a basso reddito, dove è stato somministrato lo 0,2% delle dosi, la percentuale della popolazione vaccinata crolla allo 0,3%.

Solo una risposta su scala globale può arginare il prolungarsi della pandemia che continua a mietere vittime in tutto il mondo, con il rischio di sempre nuove varianti potenzialmente resistenti anche ai vaccini attuali e del diffondersi della povertà su scala mondiale.

Ma fin quando la logica prevalente sarà quella del mercato e la salute sarà considerata una merce nelle mani delle grandi multinazionali che mirano esclusivamente a realizzare grandi profitti, la produzione non potrà mai coprire efficacemente e in tempi brevi 7,8 miliardi di persone in tutto il mondo. C’è bisogno di liberalizzare i brevetti fino alla fine dell’emergenza per consentire di allargare la produzione. In questa direzione vanno sia la proposta di Biden, sia quella avanzata dall’OMS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, sia le richieste presentate all’Organizzazione Mondiale del Commercio da India e Sudafrica e sostenute da un centinaio di Paesi. Nella medesima direzione vanno l’appello firmato da 170 premi Nobel ed ex capi di stato e il documento di oltre 200 ONG.

La campagna No Profit On Pandemic chiede la sospensione dei brevetti insieme alla socializzazione del know-how, così che ogni azienda farmaceutica, piccola o grande, possa produrre i vaccini in modo da aumentare la produzione globale per fornire a tutto il Pianeta una vaccinazione che impedirebbe alla pandemia di diffondersi ancora per parecchi anni.

Le competenze produttive ci sono ed è lo stesso articolo IX dell’Accordo di Marrakech, istitutivo dell’Organizzazione Mondiale del Commercio, che prevede, in una situazione di emergenza, la possibilità di una deroga temporanea al rispetto di alcuni obblighi previsti nei trattati dell’OMC, tra i quali gli accordi TRIPs relativi ai brevetti.

Il 19 maggio, anche grazie alla mobilitazione in Italia e in Europa di centinaia di movimenti e organizzazioni, di personalità prestigiose della scienza, della cultura e del sociale, il parlamento Europeo ha approvato un emendamento per la sospensione temporanea dei diritti di proprietà intellettuale relativi ai vaccini, alle attrezzature e alle terapie per far fronte alla COVID-19. Ad oggi, però, tale voto è stato totalmente ignorato dalla Commissione Europea, tanto che nel documento conclusivo del Global Health Summit, tenutosi a Roma la scorsa settimana, la moratoria temporanea sui brevetti dei vaccini anti Covid 19 non viene nemmeno citata.

Per questo è urgente raccogliere un milione di firme su www.noprofitonpandemic.eu/it per obbligare la Commissione Europea a sottoporre in modo pubblico al Parlamento e al Consiglio Europeo le richieste dell’ICE, con l’obiettivo di modificare le scelte fino a qui compiute.

Sabato 29 maggio, dalle 15.30 alle 18.30, sarà possibile firmare anche recandosi al banchetto organizzato in Piazza San Magno a Legnano.

Al banchetto saranno inoltre disponibili le osservazioni elaborate dal Coordinamento Lombardo per il Diritto alla Salute sulla necessaria profonda revisione della L.R. 23/2015 per il rilancio di una sanità pubblica capace di rispondere ai bisogni di salute dei cittadini lombardi.

Rifondazione Comunista Circolo di Legnano, La Sinistra-Legnano in Comune, Sinistra Italiana Altomilanese

Redazione
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Pubblicato il 27 Maggio 2021
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