Polis Legnano: Opportunità e limiti dello smart working
Incontro online con - Ivana Pais, docente di Sociologia e Tiziana Scalco, Segretaria Fillea-Cgil lombardia
Opportunità e limiti dello smart working: all’incontro online interverranno: Ivana Pais, docente di Sociologia dei processi economici e del lavoro, Università Cattolica di Milano e Tiziana Scalco, Segretaria Fillea-Cgil lombardia. L’appuntamento è fissato per venerdì 19 giugno 2020, alle ore 21.
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L’associazione culturale e politica Polis ha realizzato un sondaggio – ponendosi in ascolto di voci legnanesi – per “leggere” la crisi del lavoro al tempo del Covid-19. Dopo averne rielaborato i risultati, messi in comune con alcuni esperti del settore, propone, venerdì 19 giugno, mediante un webinar, un confronto pubblico a partire dagli esiti emersi e nella prospettiva del complicato momento socio-economico che la città e l’Italia intera stanno attraversando. L’invito è rivolto a tutti i cittadini interessati all’argomento.
“Il progetto di ricerca – spiega Alberto Garbarino, che ha guidato il gruppo di ricerca di Polis – è nato in piena emergenza sanitaria, con l’intento di cogliere, attraverso l’ascolto diretto delle persone, i segni della percezione della crisi economica che si stava profilando e la conseguente trasformazione del mondo del lavoro, tracciando ipotesi sulle prospettive future nella nostra realtà locale”. Aggiunge: “Sono state realizzate 101 interviste aperte, su un campione bilanciato di cittadini del nostro territorio, allo scopo di dare voce alle diverse categorie di lavoratori e garantire equilibrio di genere e di età”.
Tre gli elementi fondamentali che sono emersi dalla ricerca:
Nuova dignità al lavoro
L’emergenza sanitaria ha portato alla luce la voce di chi soffre e teme un accentuarsi delle diseguaglianze: si è tornato a parlare di rispetto per il lavoro (anche, e soprattutto, per quello marginale e più umile), di tutela dei diritti, di condanna alla precarietà, di sicurezza, protezione e garanzie, di lotta allo sfruttamento, di emersione del lavoro sommerso, di benessere e diritti dei lavoratori. Quasi un gesto di rivalsa collettiva, dopo anni d’individualismo esasperato.
Fiducia e centralità dello Stato
I corpi intermedi sembrano riprendere voce e ruolo. Per rispondere alle difficoltà del lavoro non basta più il solo mercato: si cerca la mano rassicurante dello Stato, dei sindacati, delle amministrazioni locali, del governo, della “buona politica”. Un atteggiamento ancora non ben definito, incerto, ma che potrebbe far presagire la positiva rinascita di un nuovo, quanto inatteso, bisogno di “sfera pubblica” e di intelligente governance.
Equilibrio tra tempo-lavoro e tempo-privato. La scoperta dello smart working
Il bisogno latente di bilanciamento tra tempo-lavoro e tempo-privato, tra professione e famiglia, con il lavoro a distanza ha preso improvvisamente forma. E questa nuova condizione, ancorché involontariamente sperimentata, ha raccolto positività e consensi: per la migliore qualità della vita, il risparmio di tempo e risorse, la tutela dell’ambiente, la riduzione dello stress, il benessere generale.
Una condizione che si vorrebbe conservare a emergenza terminata; ma con le giuste cautele.
Il presidente di Polis, Piero Garavaglia, commenta: “Il lavoro è un’altra vittima della pandemia. È cambiato nei modi e nei tempi senza un legislatore che ne regolasse le forme; si è ampliato fino ad occupare, attraverso lo smart working, fette sempre più consistenti della vita di ognuno. Emergono da questa ricerca qualitativa, che ha coinvolto lavoratori e imprenditori dell’Alto Milanese, da una parte l’ansia di trovare nuove forme e nuovi modelli di sviluppo, e dall’altra l’idea della fragilità del lavoro e la necessità di difenderlo”. Garavaglia conclude: “Se niente sarà più come prima, si aprono spazi di riflessione per la ricerca di strade sicure che governino il cambiamento, cercando di tutelare i diritti dei lavoratori, e sostenendo al contempo le imprese che costituiscono la colonna portante dell’economia nazionale. L’ansia generata dalla crisi è forte: proviamo in questa serata a indicare possibili linee di cambiamento e sviluppo che diano una prospettiva di speranza”
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