Rho, il mercatino Prendiamoci Cura arriva alla decima edizione
Appuntamento domenica 23 in piazza San Vittore
Prendiamoci Cura arriva alla cifra tonda. Il mercatino che riunisce i gruppi d’acquisto solidale di Rho e di Bollate, che è in rete con diversi Gas del territorio (Vanzago, Settimo Milanese, Nerviano, Pogliano Milanese, ecc..) ed è tra i soci fondatori della RES Lombardia (rete di economia solidale lombarda) compie dieci anni. L'edizione speciale del compleanno si terrà dalle 9:30 alle 19 di domenica 23 settembre in piazza San Vittore a Rho, con area bimbi, laboratorio del pane, circuito su bici per bambini e area "bene comune"
«Un percorso che, già dall’inizio di questa sorprendente avventura, nel settembre 2009, e via di seguito nel corso degli anni, ha focalizzato l’attenzione su diverse tematiche: il cibo genuino, l’ambiente, la dignità del lavoro e promozione sociale, l’essere e fare rete, le colture e le culture, nutrire il pianeta, il territorio, l’agricoltura contadina, il cibo e la salute – raccontano gli organizzatori -. Dieci anni di impegno e di sottolineature sui temi, sui legami e stili di vita che caratterizzano il cuore del valore della vita umana e dell’ambiente in cui viviamo. Dieci anni di lavoro che i Gas e l’associazione hanno profuso al servizio delle persone; in sintesi un percorso condiviso, responsabile, partecipato e democratico, appunto, per il bene comune. Ed è proprio questa la sottolineatura che sarà il filo conduttore della decima edizione».
«Dobbiamo tener presente la macro-economia, perché le nostre scelte alimentari influenzano il resto dell’umanità, sia la salute dei popoli ricchi che di quelli poveri, e anche quella del pianeta – sottolinea Franco Berrino -. Dobbiamo essere coscienti di quello che mangiamo, sapere da dove viene, quanto è lontano il luogo in cui è stato coltivato, quanto tempo fa è stato prodotto, capire perché lo mangiamo, comprendere se quel cibo lo abbiamo scelto noi o se è lui che ha scelto noi attraverso la pubblicità. Abbiamo un grande potere, con le nostre scelte possiamo influenzare la produzione e la distribuzione del cibo».
Per la decima edizione Prendiamoci Cura intende creare, all’interno degli spazi di incontro con i produttori, un’area dedicata alle pratiche del cibo inteso come bene comune. Ci sarà poi un banchetto di raccolta fondi che le persone, alla fine della loro “spesa bene comune” decideranno di versare, come giusto equilibrio fra le risorse personali di cui dispongono ed il riconoscimento del lavoro svolto dai produttori in proporzione ai beni acquistati. A completare questa diversa modalità di relazione fra produttori e fruitori dei beni, interviene l’associazione Prendiamoci Cura. Ci saranno cartelli e persone “tutor” che guideranno coloro che vorranno essere protagonisti di questo scambio. A fine giornata, dopo aver distribuito proporzionalmente ai beni corrisposti alla utenza la quantità di denaro percepito, l’Associazione verserà a ciascun produttore l’eventuale differenza fra quanto erogato in termini di cibo e il valore congruo per il giusto riconoscimento del lavoro che è stato necessario per produrre i beni distribuiti. «Una sfida, e una provocazione di natura inequivocabilmente positiva – sostengono da Prendiamoci cura – per porsi finalmente le questioni di fondo per una nuova consapevolezza di carattere valoriale sulle regole e sulle logiche della domanda, dell’offerta e della mercificazione».
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