La Rassegna Foodgraphia, che ha già raggiunto millecinquecento visitatori,  chiude i battenti domenica 27 maggio 2018 alle ore 17 nella Sala Previati del Castello Visconteo di Legnano con il seminario pubblico e gratuito sulla visione di Food Photography, "Phantasmagorical", di Patrizia Piga, fotografa che si ispira alle opere di Magritte e De Chirico. 

Successo anche per gli eventi colletarali alla mostra. Il riferimento è alla performance di live painting andata in scena domenica 20 maggio, sempre al Castello, con SirSkape e Gaab che hanno realizzato dal vivo, utilizzando le tecniche della street art, pannelli dedicati al cibo: «Una sfida di tipo artistico – è il commento di Franco Colombo, assessore alla Cultura che nel video qui sotto spiega il significato del pannello realizzato dal vivo – in controcorrente rispetto alla fotografia tradizionale».

Nel video sotto Gaab spiega la sua opera.

LE OPERE SURREALI DI PATRIZIA PIGA

L’abbondanza di cibo a disposizione di tutti. Un mondo idilliaco dove gli alimenti non mancano ma si creano con la sola forza dell’immaginazione. Un mondo di sognatori che contemplano la bellezza improbabile e vedono la forza del mare mosso in movimenti schiumati di birra, o dove la vellutata foglia di cavolo verza prende la forma di un cappuccetto di ragazza con una lanterna.

Ispirandosi alle opere di Magritte, De Chirico, alla corrente di Lorenzo Alessandri, Patrizia Piga ha cercato di trasmettere con le sue foto il potere del pensiero surreale. Un pensiero che stravolge le regole e con sottile ironia abbatte i confini di quel mondo che sembra così stabilito, tradizionale, privo di sorprese… E da quel mondo fa uscire una scintilla!

È così che una scorza di mezzo limone diventa grande quanto un ombrello, l’anguria diventa una fresca piscina d’estate e i panni stesi al sole sono l’elenco degli ingredienti per una cena. Il tutto condito con qualche reminiscenza delle mie letture di bambina. Tutt’altro che una fuga dalla realtà, ma anzi, l’invito a creare il proprio mondo. Il suo è questo, una dimensione dove attingere, raccogliere, curare, contemplare, tutto ciò che è fuori e dentro di noi.