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Lainate, i quadri degli operatori dell’Hospice in mostra

Un progetto in collaborazione con l'Accademia di Brera - Inaugurazione domenica 7 gennaio

Operatori, educatori, psicologi, assistenti sociali e medici dell’équipe dell’Hospice di Lainate hanno preso in mano paletta e pennelli e si sono messi dietro a una tela. Le loro opere, ora, saranno messe in mostra dalle 17:30 di domenica 7 gennaio nella Sala del Sole e nella Sala delle Virtù di Villa Litta. I quadri rimarrano esposti fino a domenica 14 gennaio (da lunedì 8 a venerdì 12 dalle 16.30 alle 18.30, sabato 13 e domenica 14 dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 18.30).

La mostra “Emozioni a colori. Laboratorio di arte terapeutica all’Hospice di Lainate” è un vero e proprio progetto di arte terapeutica come strumento di benessere, di relazione e di bellezza anche in un luogo che accoglie la vita nella sua fase conclusiva. A guidare l'esperimento artisti terapisti e alcuni studenti del Biennio di Terapeutica Artistica dell’Accademia di Belle Arti di Brera, incentrato sulle emozioni. «Spesso nella relazione d’aiuto si tende ad anestetizzare le emozioni, fino a una sorta di congelamento che ci allontana pericolosamente dall’altro – spiega Laura Tonani, pittrice e docente all’Accademia di Belle Arti di Brera . La dimensione empatica ci indica invece un’altra via, quella che ci consente la costruzione armonica di una relazione, base fondamentale sulla quale può instaurarsi un rapporto di fiducia nei processi di cura».

Il progetto è un nuovo modo per creare un clima sereno, accogliente, con rispetto e attenzione per i sentimenti e i pensieri degli ospiti e dei familiari secondo Cecilia Scaldalai, assessore ai servizi alla persona di Lainate. «Questa mostra, esito dello splendido lavoro realizzato dall’Accademia di Belle Arti di Brera, è senza dubbio l’attività che maggiormente rappresenta la visione di Hospice che, insieme ai gestori, abbiamo da subito condiviso: un luogo in cui ospiti, famigliari ed operatori si ritrovino uniti in un contesto che sappia accogliere ed includere tutti, e quindi ognuno nella propria specificità, particolarità, funzione e ruolo – ha specificato l'assessore -. Perché ciò avvenga è essenziale sostenere gli operatori nel loro delicato e difficile lavoro di assistere con empatia, sensibilità e professionalità. Un mix non semplice da comporre, che va coltivato con cura e supportato con attività dal carattere coinvolgente e performante proprio come questa».

«Un gruppo di lavoro maturo è in grado di riconoscere le emozioni del singolo, condividerle e farne tesoro affinché esse possano diventare uno strumento di crescita e di analisi per tutti i partecipanti – conclude Paolo Vietti, responsabile di Zona della Cooperativa Sociale Elleuno Questo è stato l’obiettivo del progetto di arte terapeutica. In particolare, è stato finalizzato a migliorare l’equilibrio psicofisico degli operatori, renderli consapevoli dei propri stati emozionali e capcai di gestirli e indirizzarli in modo costruttivo, elaborare le emozioni legate a situazioni negative e frustranti attraverso l’espressione artistica; condividere le emozioni con l’altro, favorendo l’aspetto relazionale e il lavoro di équipe».

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Pubblicato il 29 Dicembre 2017
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