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Ceramica in gran forma: artisti a confronto

Da sabato 2 dicembre a Villa Pomini

Da sabato 2 dicembre al 17 dicembre Villa Pomini ospita la mostra "La ceramica in gran forma – quattroLA CERAMICA IN GRAN FORMA – QUATTRO ARTISTI A CONFRONTO CON LA MATERIA VIVA con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura della Città di Castellanza.

Curata da Clara Castaldo e ospitata nelle splendide sale di Villa Pomini, la rassegna d’arte La ceramica in gran forma – Quattro artisti a confronto con la materia viva presenta al pubblico le opere di quattro artisti – Annalisa Mitrano, Malù Cruz Piani, Francesco Buda e Ruggero Marrani – che hanno lavorato la materia viva per eccellenza: la terra. I visitatori della mostra, che si inaugura sabato 2 dicembre alle 17 e resterà aperta fino a domenica 17 dicembre, potranno così osservare da vicino come questa materia può essere plasmata, cotta, rivoluzionata, pietrificata e giocata in mille possibili declinazioni di forma e di colore.

Il sindaco di Castellanza, Arch. Mirella Cerini, spiega di essere “… davvero molto lieta di vedere ospitata questa iniziativa d’arte in Villa Pomini che si conferma, ancora una volta, luogo privilegiato per la promozione costante e attenta di attività culturali, ma anche di iniziative di promozione sociale e di vicinanza e dialogo con tanti critici, collezionisti ed estimatori dell'arte contemporanea”.

Le fa eco l’assessore alla Cultura, Gianni Bettoni, che commenta “La qualità intelligente e accorta di ciascun autore si manifesta nel continuo mutare di foggia e nel perenne studio della "materia viva": l'augurio è che le qualità specifiche della ceramica risultino più che mai in evidenza dalla corretta contrapposizione di volumi, in un allestimento combinato e collegiale che valorizzi le qualità espressive, la riflessione sul concetto moderno di simbiosi, di sviluppo e crescita di forme artistiche”.

I quattro artisti (Annalisa Mitrano, Malù Cruz Piani, Francesco Buda e Ruggero Marrani) chiamati ad esporre le proprie opere in Villa Pomini sono “ …maestri dell’arte e della ceramica e dell’uso e riuso di tanti differenti materiali creativi. – prosegue Gianni Bettoni – Questi quattro autori ci propongono un inedito e significativo viaggio di cultura nella scultura, in cui la tradizione della manipolazione della terra attraverso la loto fantasia è creatività, diventerà “altro” in un susseguirsi di rielaborazioni di nuove forme , a rappresentare la loro vita, le loro esperienze”.

La rassegna collettiva, curata da Clara Castaldo, risponde all’obiettivo di promozione di una forma d’arte con importanti orizzonti artistici e di offrite ai visitatori un’esperienza diversa nel campo delle arti figurative.

La stessa Clara Castaldo pone l’accento sulla qualità della materia e sulle soluzioni stilistiche proposte dagli artisti in mostra e sottolinea che “le domande che insieme ci siamo poste sono: quali possibilità espressive oggi la ceramica può varcare? E ancora: a quali tentativi l'artista contemporaneo è posto di fronte, nella successione di problemi e soluzioni dell’operazione scultorea? Ma soprattutto: quale rapporto emozionale far scaturire nel pubblico? Qui a Castellanza, in un ampio ventaglio di tentativi ed esperimenti, scopriremo nuovi e avanzati riferimenti creativi, ma anche sintagmi formali densi, pieni e dal grande potere evocativo, lasciando accedere finalmente lo spettatore all’eloquenza del mondo dell'arte fittile. Altra nota dominante, nelle quattro differenti produzioni, è la ricerca formale di profili essenziali, primari, realizzati secondo ritmi, tecniche ed artifici di volta in volta suggeriti dalle specificità organiche delle materie adoperate, ma anche dallo studio sulla consistenza delle superfici e sul peso materico della scultura”.

Nel contesto collettivo e diversificato della mostra di Villa Pomini si ribadisce un amore per la forma piena e strutturata, quel celebre “fare con le mani” di cui Arturo Martini offrì lezione altissima al mondo: l’inanimato si trasforma in animato, il soggetto cambia i propri connotati ibridandosi di continuo, non senza progredire verso volumi politi, simmetrici e misurati. Ne va dimenticata la riflessione sulla spazialità, lo studio teorico, il senso di percezione visiva, la fascinazione sempre più prepotente per i materiali, siano essi la ceramica, la pietra o il ferro, riaggregati e miscelati a ricreare nuove entità o realtà artistiche e spaziali, dando vita ad un panorama plastico di eccezionale ricchezza e varietà, realizzato con un vero e nudo “corpo a corpo” con la materia.

Ingresso libero.

Orari di visita: venerdì e sabato dalle 15 alle 19 – domenica e festivi dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 19.

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Pubblicato il 30 Novembre 2017
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