Si avvicina la XV edizione del Busto Arsizio Film Festival, e anche quest'anno la rassegna non mancherà di portare con sè spunti e riflessioni, a partire dalla sezione "Made in Italy – Scuole", quella dedicata al lato più prettamente educativo dell'iniziativa.

"Collisioni – Forme e figure dello story-telling giovanile nel cinema italiano contemporaneo": è questo il tema che caratterizzerà la rassegna scolastica, in una «investigazione in forma di meta-selfie intorno a come sei autori del cinema italiano contemporaneo hanno cercato di ascoltare, inseguire, pedinare, rappresentare, mettere in scena le giovani generazioni e i loro immaginari e vissuti, tra invenzioni linguistiche e drammaturgiche, archetipi e stereotipi».

Sei i film che verranno proposti al giovane pubblico: non ci sarà, quest'anno, il grande film d'autore, ma piuttosto la scelta si è indirizzata verso film «che rappresentano tentativi coraggiosi di raccontare l'universo giovanile – come ha spiegato Paolo Castelli, curatore della rassegna -, dove i ragazzi potranno respirare il proprio mondo e dai quali potrà nascere un dibattito».

«Quando si parla di giovani – ha aggiunto Celeste Colombo, fondatore del BAFF e curatore della rassegna – pensiamo spesso a film che cadono nello stereotipo, mentre questi film cercano di raccontare i giovani attraverso quei momenti dove non è successo nulla ma è cambiato tutto».

Fra le proiezioni in cartellone – il cui calendario è ancora in corso di definizione -, gli studenti assisteranno a "Come diventare grandi nonostante i genitori" di Luca Lucini, "Un bacio" di Ivan Cotroneo, "Indivisibili" di Edoardo De Angelis, "Questi giorni" di Giuseppe Piccioni, "Piuma" di Roan Johnson e "Slam – Tutto per una ragazza", di Andrea Molaioli.

«Anche quest'anno – ha aggiunto Paola Magugliani, assessore alla cultura del Comune di Busto Arsizio (che come di consueto ha concesso il proprio patrocinio al Festival, nda) – la manifestazione sarà gratuita: l'amministrazione comunale si è impegnata molto in questo senso».