Atlete Unendo Yamamay testimonial di Amici Team Down
In occasione della giornata della sindrome di down, le ragazze hanno indossato le magliette dell'associazione insieme a Tommaso e Francesco...
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"Stesse opportunità e possibilità di scelta": in occasione della giornata della sindrome di Down, in programma sabato 21 marzo, quest'anno CoorDown (Coordinamento Nazionale Associazioni delle persone con sindrome di Down), attraverso i volti di Salvatore e Caterina in "The special proposal", ha voluto puntare l'attenzione sul diritto all'autonomia abitativa, su un'aspirazione all'indipendenza che investe e si realizza attraverso la dimensione di coppia. Proprio perchè, anche le persone con sindrome di Down crescono con il desiderio e l'aspettativa di construirsi una famiglia e, come ogni persona, ne hanno il pieno diritto.
Una iniziativa "sposata" anche dal mondo dello sport: a livello nazionale la Lega Serie A di calcio, in occasione del 27° turno di campionato ha stabilito l'ingresso di alcuni bambini in campo, l'esposizione del consueto striscione e lo spot trasmesso sui maxischermi all'interno dei dieci stadi delle squadre che hanno giocato in casa. A livello locale invece, alcune atlete della Unendo Yamamay di Busto Arsizio hanno deciso di essere testimonial di Amici Team Down indossando le magliette dell'associazione di Castellanza, divertendosi tra uno scatto e l'altro insieme al piccolo Tommy, conosciuto da molti tra gli spalti dei tifosi del Palayamamay, e a Francesco.
Proprio Gianna, madre di Tommaso, ha pensato che nessuna altra campagna di sensibilizzazione come quella di Coordown fosse più indicata per suo figlio. Qui sotto una sua lettera.
Nelle foto Tommaso e Francesco insieme alle giocatrici Valentina Rania e Letizia Camera al circolo fotografico, poi ancora al Palayamamay accanto a Ekaterina Lyubushkina, Alice Degradi, Giulia Leonardi e Asia Wolosz. Infine Tommaso che invita la mamma e Valentina Diouf a "fare la linguaccia".
Due adulti:un uomo e una donna.. innamorati, che realizzano il loro sogno di andare a vivere insieme. E non ci sarebbe nulla di strano se non ci fossero quegli antichi tabù che vogliono le persone con sindrome di Down eternamente bambini anche da adulti, incapaci di prendere responsabilmente una decisione così importante come convivere in piena autonomia.
Ed è proprio questo lo scopo delle associazioni delle famiglie di persone con sindrome di Down: aiutare i propri figli a percorrere la strada che li possa portare un giorno a realizzare i propri sogni, a compiere le proprie scelte in completa autonomia. Certo per Francesco e Tommi forse è un po' presto per innamorarsi e decidere di andare a convivere con una compagna di vita, ma vedendoli giocare e corteggiare le ragazze sembra che siano già sulla giusta strada. Il percorso verso l'autonomia parte da bambini, passa attraverso le relazioni con i coetanei ma anche con gli adulti, con i disabili ma anche con i normodotati, passa attraverso la condivisione del gioco, degli spazi ma anche del cibo e della convivialità.
Insomma, l'autonomia non arriva da sola, non viene regalata da nessuno, ma si conquista giorno per giorno, grazie anche ad una società che sia pronta ad accogliere più che ad accettare le persone con disabilità, che sia disposta a condividere con loro parte dei propri spazi e del proprio tempo.
Così come è successo giovedì 19 marzo al "Circolo Fotografico Carpe Diem" dove due giocatrici di serie A1 della Unendo Yamamay, impegnate ai massimi livelli nei campionati a livello nazionale ed europeo, hanno indossato i panni di amiche/fidanzate di questi due diavoletti diventando per una sera testimonial di un messaggio molto importante: l'autonomia parte dalla condivisione e spesso passa attraverso il mondo dello sport. Una messaggio condiviso anche dalle loro compagne proprio in quel palazzetto dove durante le partite Tommaso sugli spalti canta inni e cori per tifare la squadra durante le partite.
Le famiglie di Tommaso e di Francesco ringraziano la società Unendo Yamamay Busto Arsizio e le ragazze per essere state testimonial di Amici Team Down indossando le magliette dell'associazione. Ringraziano inoltre Francesco e Gianluca rappresentanti del fans club Happy Hour e Dino Cassinotti del circolo fotografico Carpe Diem (via Palestro, Busto Arsizio) per aver scattato le fotografie con i nostri ragazzi.
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