Un legnanese tra i rockers più affermati nel panorama musicale italiano.

E' Giuseppe Calini, personaggio noto in città per essere titolare del Welcome Hotel e del locale La Luna nel Pozzo e per la sua passione calcistica riservata ai lilla, ma (ahinoi…) un po' meno per le sue notevoli affermazioni discografiche, a causa soprattutto di una assoluta modestia.

Abbiamo incontrato Calini in studio alle prese con l’incisione del suo prossimo album che uscirà quest’autunno (nella foto la copertina, in anteprima assoluta per i nostri lettori). 

“Avevano ragione loro”, il titolo, perchè, spiega Calini, «mi riferisco agli indiani d’America. Il rispetto per la terra, da cui viene tutto, è fondamentale, e io sto sempre dalla parte dei più deboli».

Cosa si prova ad essere inserito, unico legnanese, nell'enciclopedia rock, hard e metal italiana "Va pensiero, 30 anni di rock e metal in italiano"?

«Non posso nascondere una sincera soddisfazione – il suo commento – ma chi mi conosce sa che non sarà mai questa citazione a gasarmi più di tanto".

Con i suoi 15 album, il primo del 1986 (a destra le copertine), il rocker legnanese figura tra i grandi della musica rock Italiana. Una bella soddisfazione per Calini che, oltre  a quello di musicista, vive tra il suo hotel e la Luna nel pozzo, il conosciuto e apprezzato locale di via Padre Secchi, a Legnano, che gestisce con la moglie Chiara

Ma dove lo trova tutto il tempo, poi, per suonare?

«Quando ci sono la passione e una famiglia come la mia – sorride Calini mentre il piccolo Marco gira tra nello studio con una vivacità che Giuseppe sopporta da papà molto paziente – si trovano sempre le opportunità, i momenti da dedicare alla musica, al rock, alla chitarra, alla batteria, al basso e al piano».

Sul libro scritto da Gianni Della Cioppa (Crac Edizioni) è dato ampio spazio al musicista legnanese, anche se vende i suoi dischi più all’ estero che non nel nostro paese. Vari sono infatti i personaggi di spicco del mondo musicale statunitense e inglese che passano attraverso i suoi cd. (Ascoltate cliccando qui o nell'immagine qui a fianco il video "Take it easy"). 

La sua infatti è una musica di matrice britannica, il classico rock/hard inglese cantato però in italiano.

Unico nel suo genere, Calini ben si identifica con la frase finale dell’articolo sul libro, «…c’è un fascino primordiale in tutto questo, una strada che rimane la stessa, oggi come ieri. Le stagioni passano, le generazioni si scontrano ma c’è un cuore in cui il rock delle origini non smette di battere».

Per chi volesse saperne di più ecco il sito ufficiale www.giuseppecalini.it  , se poi volete trovarlo, vi aspetta sempre alla Luna nel pozzo.

marco tajé (immagini di luigi frigo)