IL FASCINO DELLE FABBRICHE VUOTE
Successo per l'inaugurazione alla Manifattura Cittadina di Legnano della mostra fotografica "Archeologia della Memoria" - Coda per le visite guidate all'ex cotonificio...
Il fascino delle archeologie industriali in mostra alla Manifattura Cittadina di Legnano, tempio del lavoro che fu.
"Archeologia della Memoria" con le immagini di Claudio Argentiero e Gianfranco Leva, è stata inaugurata oggi in occasione delle domeniche a piedi e nell'ambito del Festival Fotografico Europeo.
"Una sorta di narrazione in bilico tra la matericità delle cose e la intima infinità del vuoto, tra la fragilità dell’attimo e l’impronta indelebile del tempo. Un itinerario silenzioso che si dirama tra memoria e riflessione, esperienze ed intuizioni, sensazioni e immaginazioni", così gli autori spiegano il senso della mostra. "Una mostra in grado di preservare, attraverso il campo della visione, quei valori tecnologici e sociali che hanno identificato per decenni l’industrializzazione italiana, con particolare riferimento al territorio in cui operiamo culturalmente".
Fino al 27 ottobre si potranno così ammirare gli scatti in bianco e nero che ritraggono scorci e particolari delle fabbriche imponenti e polverose che hanno fatto la storia dell'Alto Milanese, tra queste la Pensotti, la Cantoni e la tessitura Agosti. Scatti che pendono dalle pareti della Manifattura Cittadina, una delle più importanti industrie tessili della zona costruita nei primi anni del '900.
Tantissimi, nonostante il maltempo, i curiosi che hanno approfittato della chiusura al traffico delle vie del centro per visitare in anteprima la mostra e partecipare alle visite guidate organizzate a gruppi all'interno della fabbrica abbandonata. I ciceroni-volontari ne hanno raccontato la storia.
valeria arini
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