Un ospite indesiderato ha turbato la seconda parte del 10° Legnano Jazz festival. Se festival bagnato festival fortunato dobbiamo aspettarci un decennio (il prossimo) sicuramente pieno di grandissime soddisfazioni.

La serata dedicata a Dwayne Dopsie e ai suoi Zideco Hellraisers ha infiammato il pubblico accorso numerosissimo, nello splendido cortile di Palazzo Malinverni. Presente il Sindaco dott. Alberto Centinaio il gruppo di Dwayne ha dato il via ad uno spettacolo coinvolgente interrotto dalla pioggia quando stava per entrare nel vivo. Suonatore della famosa washboard gia dall’infanzia ha poi percorso un cammino fra la gente raccogliendone umori passioni ansie e delusioni con la sua fisarmonica (rigorosamente italiana). I musicisti che l’hanno accompagnato non sono stati da meno , piaciuto particolarmente Reggie Smith con il suo sax graffiante e con il suo mescolarsi fra la gente coinvolgendo gli spettatori in un continuo ondeggiare al ritmo di una musica accattivante e soprattutto semplice e intuitiva. Paul Lafleur (nome tipicamente della Louisiana) ha dato grande spettacolo con l’inusuale strumento washboard che ha suscitato entusiasmo e che ha dato grande sostegno ai ritmi  del sud che il gruppo veniva sviluppando. Il concerto si è interrotto dopo un’ora ma alla fine grandi applausi abbracci foto, con dischi a ruba fra gli appassionati, che non volevano abbandonare, nonostante il temporale.

Con la musica Zideco si apre la parte finale del Festival che onora il sud degli Stati Uniti. E’ così che la prestigiosa New Orleans Jazz & Heritage Foundation ha deciso di sostenere il Festival di Legnano contribuendo, in parte, alla presenza di Lillian Bouttè sul palco di Palazzo Malinverni. La Fondazione il cui motto è : “Quando finisce la festa comincia il nostro lavoro” ha finalità di sostegno sociale e filantropico. Cura l’educazione dei giovani, specialmente i più bisognosi, con particolare attenzione alla loro formazione musicale. Sostiene inoltre quelle manifestazioni a livello internazionale che contribuiscono a far conoscere  e preservare lo spirito del Jazz e della musica di New Orleans. Il riconoscimento dato al festival di Legnano con l’invio  dell’intera formazione originale all’evento è motivo per noi di grande orgoglio. 

Il maltempo purtroppo non ha permesso al concerto neppure di iniziare. Un violento acquazzone si è abbattuto per oltre 45 minuti sul centro cittadino inducendo così gli organizzatori a sospenderlo anche per motivi di sicurezza. Ma Lillian Bouttè non ha voluto deludere gli appassionati (all’incirca 300 persone) che hanno atteso per sentirla cantare. Nella sala di rappresentanza (ex sala del Consiglio) si è esibita in acustico accompagnata da  Kelly al clarinetto ed Ernie alla batteria (un cestino per la carta e un bicchiere di vetro) incantando con melodie celebri i non pochi ed entusiasti spettatori rimasti. Coro finale con “When the Saints go marching in”. Anche il Sindaco Centinaio ha rivolto un saluto agli spettatori rimasti  collaborando in prima persona  ad allestire in modo confortevole la sala consiliare.

Alla fine un ringraziamento a quanti hanno sostenuto l’iniziativa. In primo luogo le Amministrazioni Comunali che negli anni si sono succedute che hanno capito l’importanza di un momento culturale e popolare come la musica Jazz. Gli sponsor che hanno sostenuto l’iniziativa. La stampa e in particolare i media digitali: hanno fatto a gara per assicurare il supporto mediatico adeguato alla manifestazione e avranno sempre il riconoscimento dell’Organizzazione. Nel sito www.legnanojazzfestival.it si può trovare la storia di questi 10 anni di Festival una bella storia fortemente voluta e che si è di anno in anno arricchita di momenti importanti che hanno contribuito (nel suo piccolo) a portare il nome di Legnano nel mondo.

SERGIO ALLEGRINI

Immagini di LUIGI FRIGO (per la galleria fotografica di venerdì 20 luglio, cliccare qui)