La partecipazione alle commemorazioni sempre un po’ indigesta a (tutti) i politici legnanesi
Anche per il 4 Novembre 2024 una assenza bipartisan da maggioranza e minoranza. A cosa servono, quindi, appelli alla presenza, se poi vengono regolarmente disattesi anche dagli stessi che li propongono?
Con anche recenti richiami alla necessità di una convinta e robusta presenza alle commemorazioni ufficiali da parte dei nostri politici locali, era opinione abbastanza diffusa che oggi, alla celebrazione del 4 Novembre, avremmo ammirato un’ampia adesione alla festa in piazza San Magno.
Proprio per l’attesa, rilanciata ad esempio dall’ultimo comunicato del PD legnanese, la delusione è stata ancora maggiore. Fatta eccezione per tre assessori (Berna Nasca, Maffei e Bragato), due consiglieri di maggioranza (Boggiani e Bonfrate) e uno di minoranza (Amadei), il sindaco Lorenzo Radice è rimasto solo tra le autorità in prima fila.
A cosa servono, quindi, appelli alla presenza degli amministratori pubblici, se poi questo serve solo per rispondere oppure anche per lanciare (inutili) polemiche?
Ma la storia locale è ricca di momenti poco partecipati dalla politica. Non è solo un fatto attuale, ahinoi. Basta rileggere qui sotto una considerazione che risale al 2019, quando il Comune era retto da un commissario prefettizio ed eravamo alla vigilia di una campagna elettorale.
4 Novembre 2019: politici assenti alla cerimonia, tristezza!
Insomma, la partecipazione alle commemorazioni appare sempre un po’ indigesta a (tutti) i nostri politici. E per non deludere i cittadini, una “indigestione” bipartisan.
Sulla presenza dei cittadini, solita situazione. Scarso il coinvolgimento. Oggi, poi con le vetture delle forze dell’ordine e di controllo esposte in piazza, a lato della commemorazione, sono state queste la vera attrattiva di grandi e piccoli legnanesi. La cerimonia, i discorsi potevano anche essere evitati.
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