Sorpresa, curiosità, ma anche preoccupazione, tanta. Dopo il monologo televisivo e la presentazione nel post gara di Legnano – Brusaporto, si è ormai delineata la figura del neo presidente Enea Benedetto e della società con la quale gestirà il calcio lilla.

Nonostante abbia detto di ispirarsi maggiormente ad Agnelli e a De Laurentis (più che altro per aver in corso una inibizione di 6 mesi + 6 mesi, come successo pure a loro) a noi, anche per fisionomia, appare molto più vicino a Massimo Ferrero, ex presidente della Sampdoria.

Vulcanico, estroverso, visionario, Benedetto potrebbe fare davvero il botto a Legnano, ma anche dare il colpo decisivo alle speranze di una rinascita lilla. Un po’ i suoi trascorsi sportivi in altre parti, un po’ perchè da noi dirigenti venuti da fuori hanno soltanto prodotto danni, le previsioni non  depongono proprio a suo favore. Gente arrivata da San Marino, Novara, Varese e Roma,  cos’ha prodotto? Solo delusioni e amarezze.

Benedetto sposa soprattutto un ritorno del calcio ai tifosi, esautorando Federazione e Lega. Un sogno? No, una chimera. Benedetto si fa forte di essere nullatenente, perchè il suo credo risiede nella moneta virtuale biridezionale (la criptovaluta). Così ha acquistato il Legnano da Montanari. Parte in contanti (abbastanza pochi) e il resto a rate con bitcoin (abbastanza tanti). Riuscirà a gestire così la società, con pagamenti a fornitori e giocatori? Quest’ultimi hanno già avuto un riscontro dal presidente che si è lamentato in TV: «Indossando una maglia gloriosa come quella lilla, dovrebbero già essere contenti così, invece continuano a parlare di soldi». Ricordiamo che a Legnano, l’estate scorsa, sono arrivati calciatori che nemmeno sapevano dov’era Legnano, figuriamoci la storia lilla. E, se chiedi a un ragazzo di fare sei, sette allenamenti alla settimana più la partita della domenica, come puoi pretendere di non pagarlo o pagarlo poco (e in bitcon, probabilmente?).

Benedetto: “Voglio riportare al Legnano calcio un clima sereno e riunire quanto è stato diviso”

Dopo l’apparizione televisiva, subito la prima smentita da Tortona. Non è vero che sia mai esistita una qualsiasi collaborazione con il Derthona Basket. Dopo la sua autoassoluzione per il passato ad Alessandria, attendiamo qualche voce anche da qui. Benedetto parla tanto e, talvolta, gli sfugge qualcosa di troppo.

Sembra invece confermato l’ottimo rapporto con la nostra amministrazione comunale. Benedetto ha parlato di progetti basati sui principi della multiculturalità, multireligiosità e sui valori della condivisione. Una terminologia che sembra copiata da quella che spesso emerge da Palazzo Malinverni.

Nessun processo alle intenzioni, in questo momento. Soltanto sorpresa, curiosità e preoccupazione, come si diceva all’inizio. Anche perchè non sappiamo cosa abbia lasciato di buono e di meno buono la gestione Montanari (pagato tutti e tutto?) e davvero cosa voglia fare Benedetto, al di là di questo campionato, della salvezza o soprattutto nella nefasta conclusione di una retrocessione.

In Eccellenza, infatti, sai cosa se ne farà il calcio lilla della sbandierata idea del vicepresidente Davide Piccardo di un annunciato «lavoro sull’internalizzazione del club e sulla comunicazione, in particolare sulle potenzialità che hanno i social network per fare da moltiplicatore»?

Insomma, sembra quasi che ci stanno promettendo caviale e champagne, non si sa quando, ma a noi basterebbe un bel panino con salame e una birretta, subito…

A Pasqua, comunque, godiamoci almeno il periodo positivo della squadra. Che il presidente, oltre ad essere “benedetto”, sia anche fortunato? Sperem.

Davide Piccardo, vice presidente del Legnano calcio: “Lavoreremo con i social e sull’internalizzazione del club”