Uscita prima sui social senesi (Siena nel palio insegna sempre, in barba a chi a Legnano la pensa diversamente) , la data del Palio di Legnano è stata finalmente ufficializzata anche dentro la nostra cinta daziaria. Il solito segreto di Pulcinella, ma a noi legnanesi piace così. Sarà, covid permettendo, domenica 19 settembre. I contradaioli esultano, un po’ meno i puristi che difendono l’elemento fondamentale della nostra festa: il fatto storico.

C’è una data (possibile) per il Palio di Legnano: il 19 settembre

“Il Palio a settembre va bene per la corsa, non per celebrare l’anniversario della battaglia, quello che ci distingue da tutti gli altri palii, sagre e manifestazioni di paese. Cosa sentiremo al Campo, durante gli onori al Carroccio? 29 maggio 1176, 19 settembre 2021?”. Il pensiero è di chi non rinnega l’agone ippico e il suo valore di aggregazione sociale, ma sa di perdere con questo rinvio ad autunno il momento esatto, ultima domenica di maggio, della celebrazione della battaglia e il suo significato.

L’abbiamo sempre detto e scritto. Il Palio non è solo una corsa di cavalli, ma adesso, con la data del 19 settembre, sembra proprio che lo si voglia ridurre a questo. Ma c’è anche il rovescio della medaglia. Dopo l’annullamento del 2020, un secondo anno senza Palio potrebbe avere conseguenze ulteriormente più gravi per tutto il movimento contradaiolo. Un rischio che nessuno (a parte i puristi) vuole correre. Importante sarà liberarci dal contagio del virus, ma crediamo decisivo un altro fattore di cui si parla poco: la Fondazione.

Ecco, il prossimo palio ci sarà, se ci sarà la Fondazione, covid o non covid poco importa. Ragione per la quale si sta correndo a marce forzate verso la sua nuova definizione. Chissà, forse qualche blog di Siena ne darà notizia. Teniamoli d’occhio.