Già iniziati gli sconti per il Black Friday. Ma com’è nato il “venerdì nero” dello shopping?
Per il Black Friday degli acquisti Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza prevede 222 milioni di euro di incassi,il 9% in più rispetto al 2023
Gli sconti, soprattutto online, sono iniziati già da giorni, ma il Black Friday vero e proprio è “scattato” oggi, 29 novembre, riaccendendo i riflettori su una ricorrenza che tradizionalmente negli Stati Uniti – e ormai da alcuni anche in Europa e in Italia – fa rima con una serie di offerte commerciali che si prolungano anche ai giorni seguenti, fino al lunedì successivo, il cosiddetto Cyber Monday, e oltre.
Per il “venerdì nero” degli acquisti Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza prevede 222 milioni di euro di incassi, pari al 9% in più rispetto al 2023. Lo rileva un’analisi del Centro Studi di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza, mentre i risultati di un sondaggio di Confcommercio MiLoMB indicano che il 32% delle attività commerciali effettua le promozioni per il Black Friday con uno sconto su prodotti/servizi in prevalenza fra il 15 e il 30% (lo fa il 48%), fino al 15% per il 31% delle imprese e superiore al 30% per il 21%.
Cos’è il Black Friday
Quella del Black Friday è un tradizione che arriva dagli Stati Uniti, dove il venerdì dopo il Ringraziamento e la parata organizzata dalla catena di grandi magazzini Macy’s a New York è, appunto il cosiddetto “Venerdì Nero” in cui i negozi fanno saldi importanti sui prodotti in vendita, al punto che in molti dormono nei sacchi a pelo davanti ai punti vendita già dalla notte prima.
E proprio dalle code interminabili che inevitabilmente segnano il Black Friday secondo una prima versione della storia sarebbe nato il nome del venerdì nero, espressione che tra gli anni ’50 e ’60 sarebbe stata utilizzata dalla polizia di Philadelphia per descrivere traffico e ingorghi innescati dalle vendite scontate.
Che sia questa l’origine del nome, però, non è certo. Secondo un’altra versione, infatti, l’appellativo Black Friday farebbe riferimento alle annotazioni sui libri contabili dei commercianti, che proprio in occasione del venerdì nero dello shopping passavano dal rosso delle perdite al nero dei guadagni.
I consigli di Altoconsumo
Le offerte del periodo del Black Friday sono davvero convenienti? Se lo è chiesto Altroconsumo, che come ogni anno per il Black Friday di fronte al moltiplicarsi di «promozioni “imperdibili” che poi non sempre sono così coinvenienti come sembrano» ha stilato un elenco di consigli per tenersi «alla larga dalle fregature».
A partire da come valutare se un ecommerce è sicuro. «I siti che iniziano con “https://” sono di fatto sicuri perché posseggono un certificato SSL che consente al sito di trasferire dati cifrati non comprensibili da parti terze – spiega l’organizzazione di consumatori -. È possibile riconoscere i siti che usano i certificati SSL per la presenza di un lucchetto a sinistra dell’indirizzo web. Meglio fare attenzione prima di effettuare acquisti su siti che non utilizzano questo protocollo. Un’altra cosa da verificare è che il dominio sia quello corretto: spesso vengono generati siti con domini molto simili a quelli ufficiali, così da ingannare l’utente. Il sito deve inoltre contenere tutti gli elementi che consentono di individuare chiaramente l’identità del professionista: numero di partita Iva, numero di telefono fisso, indirizzo fisico e ulteriori dati utili per contattare l’azienda».
Anche «le condizioni di vendita sono un elemento fondamentale per un sito di ecommerce: devono riportare tutte le informazioni riguardo i termini e le procedure per il recesso, le modalità e i tempi di consegna, le informazioni riguardo la garanzia legale e l’assistenza post-vendita». Se il sito non convince, poi, «spesso basta una semplice ricerca su Google o consultare qualche forum per capire se altri consumatori hanno espresso un giudizio sul venditore o se hanno lasciato una recensione».
Tra gli aspetti da monitorare per essere sicuro che i prezzi siano davvero scontati, Altroconsumo consiglia anche di «confrontare il cartellino del prezzo vecchio con quello ribassato. Sono entrate in vigore alcune novità sui saldi che obbligano i negozianti a mostrare il doppio prezzo, sia quello ribassato che quello praticato nei 30 giorni precedenti. Se hai dubbi sulla percentuale di sconto o il prezzo non ti sembra corretto, chiedi chiarimenti al negoziante».
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