Fonderie Officine Meccaniche S. Agostino: la fusione perfetta tra uomo e tecnologia
L'azienda fondata dall'ingegner Enrico Balzarini è arrivata alla terza generazione mantenendo l'intera produzione in Italia e sfidando la concorrenza del Far East con cilindri in ghisa su misura
È difficile immaginare un lavoro “sartoriale” in una fonderia dove si movimentano tonnellate di ghisa. Eppure, alle Fonderie Officine Meccaniche S. Agostino Spa di Legnano, è proprio così. Il segreto di una storia lunga quasi 70 anni risiede nella capacità di combinare tecnologia all’avanguardia con la realizzazione di prodotti “su misura” su disegno del cliente.
Mentre la stragrande maggioranza delle fonderie ha chiuso i battenti, in un mondo globalizzato, le Fonderie Officine Meccaniche S. Agostino S.p.a. sono riuscite a mantenere la produzione in Italia esportando in tutto il mondo, rimanendo leader della fabbricazione di cilindri e rulli per industria siderurgica nonché nella produzione di mantelli per laterizi e cilindri per gomma e plastica. (Il Reparto Fonderia nel 1965)
La storia
Era il lontano 1956 quando Enrico Balzarini, ingegnere chimico di origini bresciane, negli anni del boom economico, capì che uno dei settori trainanti sarebbe stato proprio quello della siderurgia. Dopo una esperienza da dipendente, prima a Brescia e poi a Busto Arsizio, aprì il suo primo sito produttivo a Castellanza per la produzione di cilindri per laminatoi.
Per la necessità di impianti più complessi e di una maggior capacità produttiva, la produzione fu trasferita pochi anni dopo a Legnano. La grande cancellata che si affaccia sulla Saronnese, dietro la quale si nascondono gli enormi stabilimenti produttivi ampliati negli anni, è ancora oggi la stessa.
Il lavoro subì una rapida evoluzione. Gli impianti, sia nel reparto fonderia che in officina meccanica, vennero progressivamente sostituiti con nuovi macchinari gestiti da PLC più performanti e al passo con i tempi. La S. Agostino fu la prima in Italia a installare forni elettrici ad induzione per la fabbricazione di cilindri per laminatoi. Nei primi anni ’80 venne implementato un laboratorio chimico metallografico, in grado di offrire qualità di ghisa più complesse richieste da industrie sempre più all’avanguardia; nel 1994, l’azienda ottenne la certificazione UNI EN ISO 9001, che garantisce l’assoluta costanza qualitativa del prodotto.
Il 2002 fu un anno decisivo con l’acquisizione della Officina e Fonderia Cesare Calvi Srl, azienda storica del Legnanese specializzata nella produzione di cilindri in ghisa per calandre e mescolatori per l’industria della gomma plastica, di mantelli per laterizi e di pistoni.
«Questo – spiega Daniele Balzarini, figlio di Enrico – ha consentito un ampliamento notevole della gamma produttiva, consentendo di espandere la produzione anche in settori differenti da quello prettamente siderurgico».
Negli ultimi anni un grosso passo in avanti, sia a livello qualitativo che ambientale, è stato compiuto grazie all’introduzione della cabina di sferoidizzazione, prima nel suo genere a essere utilizzata in una fabbrica di cilindri da laminazione. Il processo avviene senza dispersione di fumi e polveri nell’ambiente, essendo la cabina completamente chiusa e dotata di potenti aspiratori, ed inol- tre consente una maggiore costanza qualitativa del prodotto.
Oggi la S. Agostino ha una capacità produttiva di circa 8000 tonnellate l’anno di prodotto grezzo e produce oltre 40 tipi di ghise altamente legate.
La produzione dei cilindri in ghisa
Pur essendo state introdotte negli anni automatizzazioni e tecnologie all’avanguardia per la lavorazione della ghisa, il lavoro manuale resta fondamentale e nessuna intelligenza artificiale potrà mai sostituirlo. Il processo produttivo inizia già con l’utilizzo di materie prime e ferroleghe altamente selezionate, come ad esempio la ghisa sferoidale o gli scarti della produzione stessa.
Dopo la fusione, il materiale viene colato in conchiglie e staffe di varie dimensioni per soddisfare le richieste del cliente. Ogni getto è diverso dall’altro, stiamo parlando di piccole serie, e proprio questo contraddistingue l’azienda. Un lavoro personalizzato, appunto, che permette la produzione di cilindri e rulli diversi tra loro per dimensione, qualità ed analisi chimica.
Una volta realizzato il grezzo del cilindro in fonderia, si passa all’officina meccanica, dove il pezzo viene lavorato su diverse macchine in gran parte a controllo numerico, che una dopo l’altra andranno a scolpire e limare i dettagli fino ad arrivare al prodotto finale da “spedire” agli impianti siderurgici ed extra-siderurgici in Italia e nel mondo.
L’attenzione all’ambiente
Negli anni molti investimenti hanno riguardato anche le politiche green. Trattandosi di una fonderia, il rispetto per l’ambiente è da sempre stato una priorità e l’azienda si è sempre impegnata a diffonderlo a tutto il suo personale.
«Attraverso l’impiego dei più avanzati sistemi gestionali e di procedure conformi alle norme, ci impegniamo a prevenire qualsiasi danno ambientale attraverso una responsabile e attenta gestione delle sostanze pericolose, dei consumi energetici, dello smaltimento dei rifiuti e un continuo monitoraggio delle possibili fonti di inquinamento. La tutela dell’ambiente viene perseguita secondo le direttive A.I.A». Essendo la S. Agostino un’azienda cosiddetta “energivora”, particolare attenzione è posta anche a un attento e costante contenimento dei consumi energetici.
Il passaggio di testimone
Al fondatore, l’ingegnere Enrico Balzarini, sono succeduti i figli Daniele e Roberto, quest’ultimo scomparso recentemente. Negli ultimi anni sono stati affiancati prima da Matteo, poi da Riccardo e da ultima da Cristina, che rappresentano la terza generazione di un’azienda che continua a guardare avanti.
Il ruolo dei giovani
Un aspetto cruciale per il successo dell’azienda è l’attenzione al personale e alla formazione continua dei dipendenti. «Prestiamo molta attenzione alle risorse umane e alle competenze professionali di tutta la struttura affinché, con sforzi anche modesti ma costanti, si possano ottenere risultati globali di rilievo e si possa mantenere quella leadership che tanto faticosamente si è riusciti a conquistare nel mercato siderurgico ed extra-siderurgico – dichiara Balzarini -. Siamo fermamente convinti che in futuro si debba sempre più investire sui giovani». Proprio seguendo questa filosofia, la S. Agostino da anni consegna borse di studio attraverso la Famiglia Legnanese a giovani universitari meritevoli. Questo anche per mantenere un saldo e stretto legame con il territorio legnanese.
I cilindri S.Agostino nel mondo
L’esperienza acquisita in quasi 70 anni di storia ha permesso inoltre di ottenere e assicurare la più alta ed efficiente qualità nel settore di riferimento a livello internazionale. Oggi il 60% del fatturato della S. Agostino arriva dalle esportazioni nei più importanti mercati di tutto il mondo con una presenza in tutti i cinque continenti e principalmente Europa e Stati Uniti, anche grazie alla particolare attenzione al servizio di assistenza pre e post vendita.
Il futuro
Lo sguardo è ora proiettato al futuro: «Sicuramente l’essere una fonderia “di nicchia” e altamente tecnologica ci ha permesso di sentire meno la concorrenza straniera – riflette Balzarini -. Spaziando in un orizzonte temporale di medio-lungo periodo, non c’è però da stare tranquilli perché la fonderia di ghisa in Italia è certamente un settore maturo. Prova ne è il costante stillicidio di aziende fusorie italiane ed in particolar modo del territorio per via della concorrenza estera, specialmente del Far East, che si fa sempre più agguerrita».
Nonostante gli scenari incerti la S. Agostino è però pronta ad affrontare le nuove sfide con fiducia: «Come fatto fin dagli inizi nel 1956, affronteremo le nuove sfide del futuro con la consueta determinazione e competenza, continuando ad innovare e cercando di trasformare quanto più possibile i rischi che si presentano in opportunità di crescita e sviluppo, ponendo particolare attenzione al rispetto dell’ambiente e mantenendo un forte legame con il territorio su cui da sempre siamo insediati. Come imprenditore credo anche nei cicli e ricicli storici».
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