Sindacati: “Divieto di andare in bagno, stato di agitazione nei MD Italia”
Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs chiedono con urgenza un intervento per migliorare le "condizioni di lavoro e prevenire lo stress da lavoro correlato". Stato di agitazione nazionale in tutti gli 800 punti vendita italiani
Stato di agitazione nazionale in tutti gli 800 punti vendita della catena discount MD Italia compresi, quindi, anche quelli sl territorio dell’AltoMilanese. Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs chiedono con urgenza un intervento per migliorare le «condizioni di lavoro e prevenire lo stress da lavoro correlato – spiega dalla Filcams -. La mobilitazione è stata indetta in seguito al grave episodio avvenuto nel punto vendita di Brandizzo nel torinese».
È scattato oggi, venerdì 21 giugno, lo stato di agitazione per i circa 9mila dipendenti di MD Italia, la nota catena discount presente sul territorio nazionale con oltre 800 punti vendita. La mobilitazione è stata indetta dalle segreterie nazionali di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, «a seguito del grave episodio avvenuto presso il supermercato MD di Brandizzo nel torinese – si legge in una nota firmata dalle tre sigle sindacali -, dove una responsabile ha vietato alle cassiere di utilizzare il bagno, usando toni inaccettabili. Un comportamento inammissibile e sintomatico di un problema più ampio di rispetto e dignità nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori, che riflette un clima di lavoro oppressivo e stressante e che richiede interventi urgenti per migliorare le condizioni di lavoro e rispettare i diritti fondamentali dei dipendenti».
L’episodio secondo quanto spiegano i sindacalisti si inserisce in un contesto di «condizioni lavorative oppressive che generano elevati livelli di stress correlato: il carico di lavoro eccessivo, i turni irregolari e la mancanza di rispetto per le necessità fondamentali dei lavoratori creano un ambiente lavorativo tossico che compromette la salute mentale e fisica dei dipendenti». I sindacati denunciano stress da lavoro correlato: «un problema crescente nei punti vendita MD” e puntano il dito contro le “politiche aziendali che mettono il profitto al di sopra del benessere di ciascuna e ciascuno”, e che causano “stress che non solo danneggia le lavoratrici e i lavoratori, ma mina anche la produttività e la qualità del servizio offerto ai clienti. I responsabili di punto vendita dovrebbero svolgere un ruolo di guida positiva garantendo rispetto e dignità ai lavoratori».
Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs chiedono «con urgenza e forza un intervento per migliorare le condizioni di lavoro, rispettando i diritti fondamentali dei dipendenti e adottando misure efficaci per prevenire lo stress da lavoro correlato. Come Organizzazioni Sindacali Nazionali – conclude la nota – denunciamo fermamente queste pratiche e siamo pronte a supportare i lavoratori in ogni modo necessario per garantire un ambiente di lavoro sano e rispettoso».
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