Salute e sicurezza sul lavoro, Uil Lombardia «Vogliamo che si introduca l’omicidio sul lavoro»
Il segretario generale della Uil Lombardia, Enrico Vizza, in occasione della Giornata Mondiale della salute e sicurezza sul lavoro ha ribadito con forza: «Il lavoro torni ad essere sicuro, dignitoso nel rispetto dei contratti, abbattendo il precariato»
Non fa sconti al Governo e alle istituzioni locali la UIL Lombardia nel giorno della Giornata Mondiale della salute e sicurezza sul lavoro. Il segretario generale Enrico Vizza ribadisce i temi della sicurezza, ma anche sul lavoro dignitoso e giusto oltre che sicuro rilanciando la campagna che da 3 anni la UIL porta avanti: ZERO MORTI SUL LAVORO (#ZeroMortiSulLavoro) e che ha visto il sostegno del Presidente Mattarella e del Santo Padre. Parole che riecheggiano dopo le ennesime stragi di innocenti. Una guerra quella che evidenzia Vizza con numeri che fanno della Lombardia la maglia nera italiana che in 5 anni ha registrato oltre 1000 morti e più di 500 mila denunce di infortunio con un 2024 iniziato all’insegna di numeri da brivido: nei mesi di gennaio e febbraio nella nostra regione si registrano, da fonte INAIL, già 27 decessi sul lavoro oltre a 18.386 infortuni (in aumento del 11,64 % rispetto al 2023), e 578 tecnopatie (+6,32%). E se si considerano le classi di età emergono aumenti generalizzati in quasi tutte le fasce, in particolar modo tra gli under 15 (+28,5%) e la fascia 25 – 29 anni (+10,5%) in diminuzione solo quella 45-49 anni (-0,73%). Infortuni per i quali la UIL scende ancora in piazza i ripetuti appelli, mobilitazioni, scioperi e manifestazioni .
«Adesso basta – tuona il segretario Enrico Vizza – Siamo scesi ancora in piazza per il lavoro sicuro dopo innumerevoli richieste e proposte, in coerenza con le piattaforme unitarie. La salute e la sicurezza devono arrivare prima di tutto. Vogliamo che la si finisca di vedere il cordoglio di politici in passerella che fanno proclami e poi promulgano leggi che vanno nella direzione opposta. Basta con i subappalti a cascata, basta con le poche risorse per le ispezioni. Vogliamo che il lavoro torni ad essere al primo posto nell’agenda di Governo. Vogliamo che si introduca il reato di omicidio sul lavoro, che si faccia formazione obbligatoria anche on the job, che ci siano maggiori controlli anche ampliando i poteri agli RLST e una vera patente a punti non quella ridicola che il Governo vorrebbe introdurre. Così come è necessario che le aziende che hanno avuto incidenti non partecipino ai bandi e che tutti gli enti locali applichino i protocolli firmati con le prefetture».
L’appello di Vizza va anche a quelle aziende virtuose che spesso si trovano in competizione con chi non rispetta le regole. «Fermatevi, non mettete al primo posto il profitto». E se il lavoro deve essere sicuro deve anche essere certo e non precario «Basta con i lavoratori fantasma e a qualsiasi forma di precariato e sfruttamento – prosegue il segretario generale Uil Lombardia – da parte di aziende verso lavoratrici e lavoratori. Ancora oggi lo sfruttamento è presente anche nella Lombardia. Il lavoro deve essere retribuito da contratti di lavoro che devono essere firmati dalle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative e deve essere dignitoso. Si devono applicare i contratti collettivi nazionali a tutte le categorie anche ai lavoratori in subappalto così come si deve iniziare a sottoscrivere contratti territoriali e aziendali di secondo livello. Solo così si riuscirà a combattere il lavoro povero. Il Lavoro è il vero redistributore di reddito. Come fare? Pensiamo davvero di utilizzare gli EXTRAPROFITTI in modo serio non attraverso la farsa fatta dal Governo. Dopo la campagna Zero Morti sul Lavoro la Uil ha lanciato una nuova campagna che è NO AI LAVORATORI FANTASMA».
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