Crisi Gran Casa: avviata la vendita dei rami d’azienda, i lavoratori restano con il fiato sospeso
Una notizia che farebbe ben sperare se non ci fossero le banche pronte a batter cassa. Gli enti al momento non hanno ancora espresso la loro posizione
Non si può ancora dire che ci sia un passo in avanti positivo nella vertenza Gran Casa. Ma qualcosa è cambiato rispetto a 8 giorni fa, quando i lavoratori hanno incrociato le braccia sotto la sede legnanese del Gruppo Gran Casa chiedendo tutele per il loro posto di lavoro. Nella sera di mercoledì 26 luglio i sindacati hanno spiegato che il gruppo ha avviato l’iter per la vendita dei rami di azienda. Una notizia che farebbe ben sperare se non ci fossero le banche pronte a batter cassa. Gli enti al momento non hanno ancora espresso la loro posizione.
OO.SS. Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs hanno incontrato la direzione del Gruppo Gran Casa, alla presenza dell’avvocato Maurizio Orlando e del consulente Adelio Riva, per proseguire il confronto sulla vertenza, alla luce di sempre nuovi aggiornamenti che stanno caratterizzando il difficile percorso di ristrutturazione del Gruppo.
«Il Gruppo Gran Casa ha depositato l’istanza per la vendita dei rami aziendali e, di conseguenza, il giudice ha fissato per l’8 agosto l’udienza a cui le OO.SS. saranno invitate dalla società, in rappresentanza di tutte la lavoratrici e lavoratori, unitamente a tutti i creditori – spiegano i sindacalisti -. Nell’incontro verrà notificato il provvedimento del giudice che, ad oggi, attende il pronunciamento ufficiale delle banche rispetto all’acquisizione dei rami d’azienda, ma possiamo affermare che ci sono stati degli avanzamenti e che l’iter per la vendita dell’azienda è iniziato. Certo è che, il consenso positivo delle Banche, la vendita dei rami aziendali, il conseguente parere dell’esperto, che dovrà avvenire il 4 agosto, sono condizioni imprescindibili affinché da questa vertenza si possa uscire con una continuità dell’attività, salvaguardando i livelli occupazionali. Sarà nostra cura tenere sempre informati i territori sullo stato di questa delicata vertenza».
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