«Scendiamo in piazza per chiedere un confronto diretto con il Governo. E lo facciamo al di là del colore politico». Ad affermarlo con decisione è Stefano Dell’Acqua della Uil Milano Lombardia intervenuto a poche ore dalla mobilitazione “per una nuova stagione del lavoro e dei diritti” organizzata da Cgil, Cisl e Uil sotto l’arco della Pace a Milano. Iniziativa che, come ha spiegato nei giorni scorsi il segretario della UIL Milano e Lombardia Enrico Vizza (in visita a Legnano), si terrà sabato 13 maggio. Ma quali sono gli obiettivi di questa mobilitazione? «Mantenere alta l’attenzione sul lavoro, sui diritti, la sicurezza e anche sulla sanità – ha precisato Dell’Acqua -. Tutti temi che vogliamo argomentare attraverso un confronto diretto con il Governo. Per questo ci mobilitiamo: vogliamo esser presi in considerazione. Non intendiamo essere soggetti passivi che ricevono comunicazioni scritte su decisioni già prese dall’alto sul futuro dei lavoratori».

Vi sentite quindi inascoltati? «Si, ed è così da troppo tempo. E a chi dice che se ci fosse un altro governo non avremmo mai manifestato, dico “Non è così” – afferma Dell’Acqua -. Non c’è nessun colore politico che ci influenza. Ripeto è ormai da anni, quindi da diverse legislazioni, che non veniamo ascoltati. A noi sindacati interessano i diritti dei lavoratori». Convinto che le riforme devono essere pensate in maniera organica con le parti sociali Dell’Acqua è poi entrato nel dettaglio definendo la Flat tax «non convincente perchè non permette una tassazione equa e giusta. Anzi crea disuguaglianze in quanto carica sulle sole spalle lavoratori e pensionati il peso dell’Irpef. Dopotutto le tasse devono esser pagate rispetto al reddito». In questo contesto per il sindacalista sarebbe necessaria una riforma per diminuire il carico fiscale per dipendenti ed pensionati. Mentre per quanto riguarda il salario minimo? «Non è una soluzione e poi i differenziali chi li paga? Piuttosto va difeso il ruolo del contratto nazionale. E basta ai voucher, perchè non pensare a togliere la tassazione sulla tredicesima? Crediamo, inoltre, sia necessario impegnarsi maggiormente nel combatta l’elusione e l’errata applicazione contrattuale». Quindi anche investire nella lotta contro l’evasione fiscale e la criminalità organizzata? «Si. perchè sono due realtà strettamente legate. Ci vuole più vigilanza: oggi più di ieri queste realtà si fanno spazio e ledono il nostro tessuto sociale ed economico».

I temi affrontati come un fiume in piena da Dell’Acqua sono tanti tra questi anche la sanità pubblica: «Dopo la crisi attuale, aggravata durante la pandemia, è necessario riportarla al centro. Non va dato spazio al privato». Poi l’importanza della «divisione della spesa previdenziale da quella assistenziale» operazione correlata al «diritto ad avere una pensione dignitosa». Anche la formazione è un argomento da trattare con il Governo? «Certamente. Ed è fondamentale visto che non c’è un piano di riforma della scuola capace di correre con i tempi attuali. Il divario tra scuola e mondo del lavoro è enorme. Non a caso sul territorio dell’Alto Milanese Confindustria ha avviato corsi di formazione per figure specializzate da introdurre nelle aziende. Scuola e lavoro devono andare a pari passo».

Quindi cosa deve fare il sindacato? «Deve attivare tutti quegli strumenti utili per essere ascoltato dalla parte governativa. Deve chiedere a gran voce di esserci nei momenti decisionali: non vogliamo missive che ci comunicano riforme già decise. Noi siamo sul territorio affianco ai lavoratori: conosciamo le problematiche che affliggono il tessuto produttivo ed occupazionale. Per questo dobbiamo essere coinvolti nei tavoli decisionali: possiamo dare un contributo significativo su diversi fronti».

Il segretario della Uil Milano Lombardia a Legnano: «Lavoro e diritti, se ne parlerà alla manifestazione a Milano»