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Filcams CGIL Ticino Olona: «Il testo approvato dal Consiglio dei Ministri va migliorato»

Secondo i sindacalisti il Governo Meloni e il ministro Salvini stanno per modificare norme condivise facendo così alcuni passi indietro rispetto a diritti e tutele

cgil Filcams

«Il testo approvato dal Consiglio dei Ministri va migliorato». Ad affermarlo con decisione oggi, venerdì 23 dicembre, è Fabio Toriello segretario generale Filcams CGIL Ticino Olona con  il segretario della Fillea Agron Hysaj a pochi giorni dall’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri del decreto legge recante disposizioni urgenti in materia di termini legislativi: il cosiddetto decreto Milleproroghe

Il sindacalista ha ribadito che la Filcams CGIL e la Fillea CGIL chiedono al Governo che si confermino tutte quelle norme utili a dare diritti, legalità, trasparenza, lavoro di qualità, soprattutto negli appalti di servizi dove il costo del lavoro è la parte preponderante del valore degli appalti e per questo ogni arretramento andrebbe ad incidere direttamente sulle condizioni delle centinaia di migliaia di lavoratrici e lavoratori. Si tratta per la maggioranza donne, spesso a part time involontario, e sulla qualità dei servizi resi alla cittadinanza, in settori essenziali e non come i cantieri edili, gli ospedali, le RSA, le scuole ecc».

Secondo quanto precisa il sindacalista il Codice dei Contratti Pubblici, fin dalla sua emanazione nel 2016  è stato oggetto di« modifiche e interventi – afferma Toriello -. Quelli fatti negli ultimi 3 anni hanno visto la CGIL, con la Filcams, la Fillea e le altre Categorie interessate, portare avanti proposte, iniziative, pressioni e mobilitazioni che hanno raggiunto importanti risultati per la tutela e continuità occupazionale, vedi la reintroduzione dell’obbligo di inserimento della Clausola Sociale nei bandi di Gara, norme per la legalità e la salvaguardia dei diritti come l’utilizzo dell’Offerta Economicamente Più Vantaggiosa (OPEV) per l’affidamento degli appalti di servizi labour intensive, stesso trattamento economico e normativo per il subappalto, solo per citarne alcune. Tutte norme conquistate e contenute nei provvedimenti emanati, come nei vari Decreti Semplificazioni e, da ultimo, nel DDL Appalti (L.78/2022)».

Il testo del nuovo Codice redatto dalla Commissione di esperti del Consiglio di Stato è fatto di luci ed ombre secondo il sindacalista. «La prima versione dello Schema conteneva e confermava per larga parte – afferma Toriello – , le norme richieste e condivise dalla nostra Organizzazione, norme dirimenti come l’esclusione dei costi della manodopera, oltreché della sicurezza, dagli importi assoggettati al ribasso, l’indicazione dei CCNL e territoriali sottoscritti dalle Categorie di CGIL, CISL e UIL, un rafforzamento delle modalità di controllo e le altre norme qualificanti. Il Governo Meloni e il ministro Salvini stanno per modificare norme condivise facendo così alcuni passi indietro rispetto a diritti e tutele, come ad esempio l’introduzione del c.d. “subappalto a cascata”, e gli affidamenti diretti, dando spazio a poca trasparenza e possibile corruzione».

Per  Filcams CGIL e la Fillea CGIL è necessario in particolare «confermare la norma sulla obbligatorietà della Clausola Sociale, confermare e definire l’adozione del DURC di congruità dell’incidenza della manodopera negli appalti di servizi, salvaguardare l’indicazione nei bandi dei contratti collettivi e territoriali sottoscritti dalle associazioni sindacali e datoriali comparativamente più rappresentative, confermare l’esclusione dei costi della manodopera dai ribassi delle offerte di gara e inserire quanto previsto dalla Legge Delega 78/2022, oggi non presente nel testo, rispetto al meccanismo di revisione dei prezzi includendo anche quelli derivanti dalla variazione dei costi per i rinnovi dei contratti collettivi di lavoro. È fondamentale che le norme del Nuovo Codice degli Appalti siano strumento utile a garantire non solo il risultato, ma anche e soprattutto la sostenibilità sociale degli appalti, come sancito dall’Unione Europea, per un lavoro di qualità, che tuteli la continuità occupazionale, reddituale e dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori. Saremo pronti a mettere in campo tutte le iniziative per perseguire e confermare questi principi e obiettivi».

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Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 23 Dicembre 2022
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