Sindacati di Legnano pronti a scioperare contro la manovra del Governo: «Non risponde ai bisogni»
I sindacalisti della Cgil Ticino Olona aderiscono allo sciopero indetto in Lombardia per il 16 dicembre. A spiegare le motivazioni di questa manifestazione è Mario Principe segretario della Cgil locale
Sciopero generale in Lombardia per chiedere al Governo di modificare la legge di bilancio in discussione in Parlamento. Una protesta, quella che si terrà venerdì 16 dicembre, inserita nella mobilitazione indetta a livello nazionale da Cgil e Uil. Sarà, quindi, uno sciopero di 4 ore e si articolerà anche nell’area del comprensorio Ticino Olona. Le motivazioni di questa manifestazione sono così descritte da Mario Principe segretario della Cgil locale: «Scenderemo in piazza contro i contenuti di una manovra iniqua che divide e non risponde ai bisogni reali delle persone. Nessuna risorsa sul tema sociosanitario, nulla sulla medicina di prossimità, con le file di attesa per una visita specialistica che continuano ad aumentare».
Secondo i sindacalisti, il Governo ha deciso di varare una legge finanziaria che colpisce i poveri, premia gli evasori, aumenta la precarietà, non sostiene salari e redditi da lavoro e penalizza le pensioni. E non affronta la crisi del sistema sanitario, oltre che le emergenze industriali ed energetiche. «La flat-tax fino a 85.000 euro per gli autonomi, segna una distanza di trattamento con i lavoratori dipendenti – afferma con decisione Principe – . Il condono fiscale, che schiaccia l’occhiolino a chi le tasse non le paga, con un messaggio al paese, che i furbi alla fine vincono sempre. Sulle pensioni quota 41 è diventata quota 103 con penalizzazioni, solo per il 2023, nulla su pensione di garanzia per i giovani, tagliano la rivalutazione delle pensioni, per fare cassa e finanziare la flat-tax e il condono fiscale, una sorta di Robin Hood al contrario. Opzione donna, viene praticamente cancellata, introducendo criteri familiari di disagio per poter accedere alla pensione, riducendo in maniera sostanziale la platea delle possibili fruitrici. Per questi motivi riteniamo importante non stare fermi, chiedere alla politica di cambiare direzione a favore di chi in questa fase di emergenza per il nostro paese sta soffrendo di più».
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