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Firmato a Milano il “Protocollo Sicurezza” per tutelare i lavoratori delle costruzioni e infrastrutture

Le misure contenute nel Protocollo, che aggiorna l’intesa siglata nel 2012, come spiega il sindacalista Mario Principe, consentiranno di sviluppare «azioni condivise e buone prassi»

Sicurezza sul lavoro

Qualificazione delle imprese edili, appalti opere pubbliche e privati, comitato per la sicurezza, formazione, congruità della manodopera. Oltre che azioni per tutelare la legalità e per contrastare la criminalità organizzata. Senza dimenticare di prevenire e tutelare la salute e la sicurezza sul lavoro, collaborando con Enti Paritetici e di Vigilanza. Questi in sintesi i punti salienti dell’intesa promossa da Enti e Stazioni appaltanti di Milano e area metropolitana, formalizzata con il “Protocollo per la Legalità e la Sicurezza sul lavoro nel settore delle costruzioni e delle infrastrutture” sottoscritto oggi presso la Prefettura di Milano.

L’intesa raggiunta rappresenta per le segreterie di Cgil, Cisl, e Uil Milano un «primo, significativo risultato frutto delle sollecitazioni e richieste delle categorie degli edili». Le misure contenute nel Protocollo, che aggiorna l’intesa siglata nel 2012 che ha promosso il modello anche per la gestione dei cantieri del sito Expo e Accordi precedenti, consentiranno di sviluppare «azioni condivise e buone prassi, impegnando esecutori di opere pubbliche e private al rispetto della normativa vigente su contrattazione, sicurezza, regolarità e legalità – spiegano i sindacati -. La collaborazione tra i diversi soggetti è il valore aggiunto che viene promosso dall’intesa».

«Abbiamo sottoscritto in prefettura a Milano un protocollo fra enti istituzioni e organizzazioni sindacali su legalità, regolarità dei rapporti di lavoro e la tutela della salute e sicurezza nel settore delle costruzioni e infrastruttura – spiega Mario Principe segretario della Cgil Ticino Olona -. Quando istituzioni, imprese e organizzazioni sindacali sottoscrivono accordi, che si prendono cura di chi lavora, è una bella notizia per il mondo del lavoro. L’accordo coincide con una fase di grandi investimenti nel settore delle infrastrutture, e apre la stagione delle grandi opere, basti pensare alle olimpiadi Cortina Milano 2026. Ora sarà importante far vivere il protocollo».

Il Protocollo è stato firmato da Prefettura, Città Metropolitana, Comune di Milano, Ispettorato Territoriale del Lavoro, ATS Città Metropolitana, Camera di Commercio, Anci Lombardia, INPS, INAIL, Cassa Edile, Assimpredil, Assolombarda, Confcommercio, Confapi, Cna, Unione Artigiani, Confartigianato APA, CASA Artigiani, Federarchitetti, Federazione ANIMA Confindustria, Cgil, Cisl, Uil, Fillea, Filca, Fenealuil. «Con la sottoscrizione di questo Protocollo – concludono i rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil Milano – ognuno nell’ambito delle proprie competenze e responsabilità dovrà rispettarne i contenuti; i Comuni dovranno recepire il documento e inserire le previsioni nei bandi di gara, le società partecipate dovranno applicare il Protocollo in fase di affidamento dei lavori e tutti i committenti pubblici e privati dovranno affidare i lavori a Imprese e gruppi che recepiscono il Protocollo».

L’accordo in sintesi

Rilevanti le previsioni contenute, a partire dalla congruità di cantiere prevista dal DM 25 giugno 2021 n° 147; l’accertamento della idoneità tecnico professionale delle imprese. L’accesso e lo scambio informativo delle banche dati; la costituzione di un Comitato per la Sicurezza per gli aspetti relativi alla tutela della sicurezza di cui faranno parte anche gli RLS aziendali e territoriali di tutte le imprese presenti nel cantiere oltre ad un RLST del settore edile. L’applicazione del CCNL Edile per tutte le opere legate alle costruzioni al fine di evitare dumping, irregolarità salariale, inosservanza delle norme a tutela della sicurezza. L’applicazione per le altre lavorazioni dei contratti collettivi nazionali e territoriali del corrispettivo settore merceologico sottoscritti dalle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative. L’obbligatorietà della formazione d’ingresso per tutti i soggetti facenti parte del cantiere a cura dell’ ENTE Bilaterale ESEM CPT; l’iscrizione alla Cassa Edile di Milano Lodi Monza e Brianza di tutte le imprese edili che operano nel territorio e il conferimento di tutti i titoli abilitativi nella piattaforma CNCE Edilconnect, utile per consentire alla Cassa Edile di effettuare i controlli in tempo reale; l’impegno per le imprese a sottoscrivere contratti con soggetti iscritti nella cosiddetta White list o Anagrafe antimafia degli esecutori. La costituzione del gruppo di lavoro permanente per la sicurezza sul lavoro e il lavoro sommerso, che si riunirà trimestralmente per definire azioni mirate e monitorare l’applicazione del Protocollo.

Significativa poi l’istituzione della figura dell’RLS di sito produttivo per tutte quelle opere che rientrano nell’alveo delle infrastrutture prioritarie, nelle quali la pratica della contrattazione di anticipo definisce anche i protocolli di legalità e antimafia, i cui costi  saranno a carico della realizzazione dell’opera. Questo di fatto implementa il ‘modello Milano’ che bene ha funzionato in Expo e che è stato introdotto anche nei cantieri M4, in quest’ultimo caso purtroppo solo dopo un incidente mortale.

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 13 Luglio 2022
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