Natus Food Srl inizia la sua attività a Casorezzo. Lo farà sabato 30 aprile in via Alda Merini 10. Al taglio del nastro, che si terrà alle 10, presenzieranno le autorità civili, i soci e anche gli stessi dipendenti (15 lavoratori del territorio). Lo stabilimento produce prodotti plant base, nell’ottica della sostenibilità alimentare e si rivolge alla GDO per la distribuzione dei suoi prodotti vegetariani.

Il nuovo stabilimento, per cui sono stati investiti 5milioni di euro, conta 3000 metri quadri di produzione e 620 metri quadri di uffici. Una vera e propria sfida quella intrapresa da Fabrizio Spadon. Nonostante le difficoltà dettate dalla crisi acuita dalla pandemia e ora dalla guerra, l’imprenditore ha deciso di avviare una nuova attività.

Il progetto è nato un anno fa e vede il coinvolgimento  didiversi  giovani: «il più vecchio sono io che ho 48 anni» racconto sorridendo il manager. «Non pensavamo di aprire i battenti con una guerra in corso e con una pandemia che non è del tutto alle spalle. Di certo è una bella sfida, ma questa realtà può contare su un bel mix di giovani che credono alla sostenibilità e pensano al domani… alle generazioni future. La nostra è una produzione innovativa e guarda verso un futuro dove si apprezzeranno sempre di più alimenti semplici, cresciuti nel rispetto dell’ambiente, della flora e della fauna e. nello stesso tempo, gustosi e ben preparati». Attualmente l’azienda  può produrre 2milioni di pezzi al mese e «c’è margine per triplicare la produzione». I prodotti Natus Food si potranno presto trovare tra gli scaffali di numerosi supermercati come ad esempio quelli che fanno parte del Gruppo Agorà, vale a dire il gruppo Tigros. Ma anche nelle Coop o al Gigante. Ma Natus Food, come spiega sempre Spadon, guarda anche fuori dall’Italia: «Abbiamo un mercato in Germania e in Francia. Insomma, puntiamo ad essere una nuova azienda proiettata nel futuro con una solida filosofia sostenibile».