Emerson Rescaldina: un Advisor per la cessione, i sindacati si appellano alla Pastorale del Lavoro
È quanto emerso oggi, giovedì 10 marzo, dal primo confronto della procedura di crisi. Il 16 marzo si terrà un'assemblea alla presenza del vicario dell'arcivescovo di Milano, responsabile della Pastorale del lavoro
Alla Emerson di Rescaldina arriva un Advisor, ossia una società di consulenza il cui compito sarà quello di delineare il profilo dell’azienda per poi raccogliere le offerte dei possibili acquirenti. È quanto emerso oggi, giovedì 10 febbraio, dal primo confronto della procedura di crisi. Con questo tavolo i sindacati e l’azienda hanno avviato la corsa contro il tempo per salvare il sito produttivo Emerson di Rescaldina e i suoi lavoratori.
La proprietà, lo scorso 25 febbraio, ha annunciato di voler trasferire la produzione in Germania e in Indonesia entro la fine del 2022. Così tra scioperi e momenti di confronto, dai toni anche accesi, è stata aperta la procedura di crisi. In questo contesto si è svolto il primo di una serie di tavoli utili a trovare soluzioni per garantire la continuità lavorativa del sito che si trova tra Rescaldina e Legnano. Le parti sindacali, come precisa Antonio Del Duca della Fiom Cgil con Edoardo Barra di Fim Milano Metropoli, hanno quindi sottolineato l’importanza di dare «priorità alla piena occupazione, salvaguardando l’integrità delle figure professionali allo scopo di rendere attrattivo il sito nell’ambito della ricerca di potenziali acquirenti». Nel contempo le parti sindacali stanno sollecitando la Regione per cercare di avere un interlocutore in più in questa prima fase. Il 16 marzo, sempre per tenere alta l’attenzione sulla crisi Emerson, si svolgerà un’assemblea con i lavoratori alla quale parteciperà il vicario dell’arcivescovo di Milano, responsabile della Pastorale del lavoro.
«Oggi l’azienda si è presentata con un progetto che prevede il coinvolgimento di una società esterna che avrà il compito di valutare le potenzialità del sito di Rescaldina con la ricerca di un soggetto potenzialmente interessato all’acquisizione – spiegano i sindacalisti -. A seguito del progetto presentato, abbiamo ribadito alla proprietà di non escludere a priori un suo impegno diretto nel processo di reindustrializzazione anche per il prossimo futuro. Richiamando l’azienda anche a quei principi di responsabilità sociale a cui si è ispirata in questi anni. Abbiamo inoltre espresso la necessità di incontrare l’Advisor all scopo di capire l’impostazione che avrà nella selezione delle società interessate alla reindustrializzazione».
Dal canto suo l’azienda si è resa disponibile ad organizzare un incontro non appena sarà definito un piano di lavoro. «Ci siamo lasciati con l’impegno di incontrarci periodicamente o ogni volta che ci saranno novità – spiegano le parti sindacali -. Il prossimo incontro si terrà il 25 marzo. Nel frattempo ci siamo attivati per un incontro in Regione Lombardia che sarà propedeutico al tavolo al Ministero dello Sviluppo Economico».
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.