Sciopero generale, Giuseppe Oliva (Cisl): «Non aderiamo, c’è ancora margine di trattativa»
Secondo Giuseppe Oliva, alla guida della CISL Milano Metropoli di Legnano - Magenta, «quando un tavolo di confronto è ancora aperto non esiste motivo per scioperare»
«Crediamo che, quando un tavolo di confronto è ancora aperto, non ci sia motivo per scioperare». Così Giuseppe Oliva alla guida della CISL Milano Metropoli di Legnano – Magenta spiega la mancata adesione della Cisl allo sciopero generale proclamato da Cgil e Uil per il 16 dicembre.
Le due sigle sindacali hanno indetto uno sciopero di ottore ore perché, pur «apprezzando lo sforzo e l’impegno del premier Draghi e del suo Esecutivo» ritengono la manovra «insoddisfacente sul fronte del fisco, delle pensioni, della scuola, delle politiche industriali e del contrasto alle delocalizzazioni, del contrasto alla precarietà del lavoro».
I sindacalisti della Cisl, invece, si sono dichiarati contrari: «Noi abbiamo fatto valutazioni diverse – sottolinea Oliva -. Crediamo ci siano ancora spazi per andare avanti nel confronto con il governo Draghi. Al tavolo stiamo discutendo la manovra espansiva e francamente in un mese e mezzo di dialogo abbiamo ottenuto miglioramenti. Ovviamente c’è ancora tanto da fare. Quindi, a conti fatti, non ci sono i presupposti per scendere in piazza a protestare. Meglio sedersi al tavolo del confronto e trovare altri punti d’incontro a favore dei lavoratori. Il nostro compito è quello di fare accordi e portare soluzioni, perciò noi continueremo su questa strada».
Intanto l’autorità garante degli scioperi ha richiamato i sindacati Cgil e Uil, osservando che la data del 16 dicembre non rispetta la legge che disciplina le mobilitazioni generali. Le due sigle sindacali però non hanno fatto alcun passo indietro, e anzi hanno confermato la data: «Prendiamo atto della delibera del Garante sugli scioperi relativa a scioperi di settore o territoriali precedentemente proclamati, e procederemo garantendo che lo sciopero del 16 sarà effettuato nel pieno rispetto delle norme che regolamentano il diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali», l’annuncio a livello nazionale.
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