Dicembre rovente sul fronte lavoro: trasporti, scuola e metalmeccanici in sciopero
Il problema centrale come precisa il segretario della Cgil Ticino Olona Mario Principe è la manovra finanziaria del Governo. Domani le parti sindacali sono state invitate ad un tavolo di confronto a Palazzo Chigi
Dicembre come da tradizione segna l’inizio delle festività natalizie, ma quest’anno sarà “rovente” sul fronte del lavoro. Due gli scioperi generali previsti in questi primi giorni del mese. Il primo è per venerdì 3 dicembre dove il mondo del trasporto protesterà per il green pass. Poi venerdì 10 dicembre si mobilità in maniera più importante il settore della scuola e della metalmeccanica: i lavoratori scenderanno in piazza per la mancanza di riconoscimenti finanziari e contrattuali. Mentre il 13 dicembre sarà la volta del comparto di igiene urbana.
Il problema centrale come precisa il segretario della Cgil Ticino Olona Mario Principe è la manovra finanziaria del Governo. A fronte di ciò, come ha annunciato questa sera (mercoledì 1 dicembre) è arrivata ai sindacalisti una convocazione da parte del Presidente del Consiglio per il pomeriggio di giovedì 2 dicembre a palazzo Chigi «la speranza è che ci siano sufficienti novità per farci cambiare giudizio sulla Manovra. A valle degli incontri di queste settimane la nostra valutazione unitaria sulla manovra finanziaria è critica. Sul fisco il governo ha confermato l’impostazione già annunciata in conferenza stampa: intervento di rimodulazione aliquote IRPEF (7 mld€) che determina vantaggi crescenti al crescere del reddito. Nessuno spazio per mediazioni verso modifiche e maggiore selettività attraverso interventi su detrazioni e decontribuzioni per i redditi più bassi. Intervento su IRAP (1 mld€) per società di persone (stessa platea già interessata da flat tax 15% fino a 65000€). Impostazione che introduce un ulteriore riduzione della progressività».
Estrema incertezza anche sul delicato problema della riforma degli ammortizzatori sociali:«Siamo alle enunciazioni di principio – commenta Principe -, la direzione della universalità è condivisibile, ma a oggi non è ancora chiaro, quante risorse e i tempi della riforma. Nel contempo il capitolo lavoro precario, non viene affrontato, e con una ripresa economica in corso come quella che sta godendo il nostro Paese, siamo di fronte ad una vera e propria esplosione di micro contratti a 3/6 mesi, con una pressione sui processi produttivi tale che ha prodotto un aumento esponenziale di infortuni sul lavoro». Sulle pensioni, come ricorda Principe, l’indirizzo preso dal governo è quello di «rientrare nella legge Fornero dal 2022 e sulle pensioni di garanzia per i giovani non c’è nulla. Detto questo non possiamo non sottolineare i miglioramenti in manovra finanziaria, per esempio sul fisco, grazie alle nostre pressioni sul governo e sulla maggioranza – commenta il sindacalista Principe -. Anche se non sufficienti a modificare il giudizio complessivo sulla manovra e sulle prospettive delle riforme annunciate per il 2022. Continuiamo a pensare che siamo di fronte ad una visione strategica di cambiamento del paese quanto meno non condivisibile. Per questi motivi si rende necessario, dare continuità alla mobilitazione, che ci ha visto in piazza in molte città sabato scorso. A partire dallo sciopero nazionale di 8 ore proclamato dalla FIOM CGIL e quello dell’8 dicembre della scuola».
SIOPERI IN PROGRAMMA
Venerdì 3 dicembre i lavoratori del settore del trasporto incroceranno le braccia per «l’introduzione dell’obbligo del cosiddetto ‘green pass’ per accedere ai luoghi di lavoro, circostanza che, secondo i promotori, ha comportato l’insorgere di ‘reale e tangibile discriminazione’ tra lavoratori e nell’organizzazione del lavoro».
Venerdì 10 dicembre ci sarà, invece, lo sciopero della scuola: dagli insegnanti ai collaboratori scolastici ai presidi. Uno sciopero che i sindacati ritengono inevitabile alla luce delle tante, troppe promesse disattese «Una manovra da 33 Miliardi – spiega Pippo Frisone della Flcgil Legnano -. Queste le risorse finanziarie previste nella legge di bilancio del 2022. Alla scuola destinate solo le briciole. Sul piatto del rinnovo contrattuale, scaduto nel 2018, solo 87 euro di aumenti medi lordi, cui vanno aggiunti 12 euro destinati a premiare una non ben definita “dedizione professionale».
Per lo stesso giorno la segreteria della Fiom Cgil ha indetto uno sciopero di 8 ore e una manifestazione a Bergamo per chiedere al Governo Draghi aggiustamenti alla manovra finanziaria per il settore Metalmeccanico. Lo sciopero non è stato proclamato dalle segreterie Fim e Uilm come inizialmente riportato.
Cgil scuola Legnano: «Dal bla bla bla del Governo allo Sciopero della Scuola»
Lunedì 13 dicembre i lavoratori del comparto igiene ambientale tornano in piazza a protestare per chiedere il rinnovo del contratto nazionale. Anche nel Legnanese come in tutta Italia. La manifestazione, che interesserà tutte le aziende pubbliche e private, prevede l’astensione dal lavoro ordinario per l’intera giornata. anche nel Legnanese i servizi di raccolta rifiuti, pulizia e spazzamento e apertura delle piattaforme ecologiche non potranno essere pienamente garantiti, a seguito della dichiarazione di sciopero nazionale proclamato dalle Organizzazioni Sindacali Fp-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Fiadel. Saranno garantiti solo i minimi previsti dalla Legge.
Igiene ambientale: i lavoratori tornano a scioperare per un giorno
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