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Via il blocco licenziati 4 dipendenti della Ansor di Canegrate, Fiom sul piede di guerra

Lavoratori e sindacalisti chiedono un incontro con la proprietà e il Comune di Canegrate per ottenere la revoca di tutti e quattro i licenziamenti e l'avvio della cassa integrazione post sblocco licenziamenti.. Altrimenti «pronti ad impugnare i licenziamenti».

ansor di Canegrate

Quattro lettere di licenziamento per Alessandro 51 anni, Marco 60, Norma 56 anni, Alì 27 anni: tutti lavoratori della Ansor di Canegrate. Un fulmine a ciel sereno arrivato proprio dopo lo sblocco licenziamenti del 30 giugno. A denunciare il fatto oggi, 2 luglio, è il sindacalista della Fiom Cgil Ticino Olona Tommaso Picetti. Con lui, davanti all’azienda ormai vuota, i dipendenti coinvolti oltre che il vice sindaco Modica e l’assessore Zambon.

«Al posto di proseguire la cassa integrazione a costo zero (secondo accordi governativi), Ansor ha deciso di licenziare 4 lavoratori su 12 – spiega Picetti -. Capiamo la storia complessa di quest’azienda, ma perchè non è stato scelto di proseguire con gli ammortizzatori sociali per tenere i lavoratori collegati al posto di lavoro?. Perchè sono stati messi in difficoltà?: tra di loro c’è chi è a un passo dal pensionamento. Quale sarà il loro futuro?».

La Ansor di Canegrate, la cui crisi risale al 2014, aveva da poco ripreso a produrre. «Prima delle ferie natalizie – raccontano i dipendenti -, il lavoro non mancava». Poi l’incendio, scoppiato all’inizio di quest’anno, che ha bruciato tutti i macchinari. Un danno importante che ha costretto l’azienda ad avviare la cassa integrazione. L’Ansor ha anche trasferito la produzione in alcuni spazi concessi da un terzista. «I lavoratori sapevano che non c’era la possibilità di permettere a tutti di lavorare – precisa Picetti -. Ma la cassa integrazione avrebbe permesso di prendere tempo».

A questo punto lavoratori e sindacalisti chiedono un incontro con la proprietà e il Comune di Canegrate per ottenere «la revoca di tutti e quattro i licenziamenti e l’avvio della cassa integrazione post sblocco licenziamenti – afferma Picetti -. Se riceveremo una risposta negativa saremo pronti ad impugnare i licenziamenti».

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 02 Luglio 2021
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