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Nove Pmi su dieci sono sottocapitalizzate. Tasso zero e fondo perduto per rafforzare le aziende e sostenere la ripartenza

Il finanziamento a tasso zero della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate si abbina al fondo perduto di Regione Lombardia e con un piccolo anticipo di capitale si può patrimonializzare l'impresa

Bcc

Un doppio binario per rendere più solide le piccole e medie imprese. L’azione avviata da Regione Lombardia trova nell’iniziativa della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate un valido alleato per spingere le Pmi verso un necessario quanto indispensabile rafforzamento patrimoniale, unico strumento per resistere ai venti di crisi che la pandemia ha alzato.

«Di fatto, anticipando solamente il 10% del capitale è possibile rendere più solida la propria impresa», annuncia il direttore generale della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, Carlo Crugnola. «Regione Lombardia ha previsto un particolare contributo che arriva a coprire il 30% dell’aumento di capitale. La nostra banca si è attivata con uno speciale finanziamento a tasso zero per sostenere fino al 60% del capitale aggiuntivo. In questo modo, un aumento di capitale per un importo di 50 mila euro richiederà all’imprenditore l’immediata disponibilità di 5 mila euro: 15 mila arrivano dalla Regione a fondo perso e 30 mila dalla nostra Bcc come prestito chirografario, cioè senza garanzie reali, a tasso zero».

L’iniziativa non è una mera sommatoria di “offerte”, quanto la volontà di sostenere l’economia territoriale, che è costituita da tante piccole e piccolissime realtà che, pur rappresentando la spina dorsale produttiva, in nove casi su dieci risultano sottocapitalizzate. «Un anno e oltre di pandemia ha messo a dura prova il tessuto economico. Il rischio è ora che, in previsione anche di una stretta delle iniziative del Fondo di Garanzia, molte imprese possano trovarsi nell’impossibilità di ripartire», continua il direttore generale della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate. «È necessario ricominciare dai fondamentali; ricominciare da una corretta patrimonializzazione delle aziende. Questo non solamente perché, come ci ha insegnato la storia recente, le aziende che non hanno problemi di patrimonio riescono a fare utili anche in tempi come questi. Ma anche perché tra le Pmi manca troppe volte una cultura aziendale capace di prestare attenzione alla capitalizzazione dell’impresa stessa».

Di fatto, un’impresa stabile può più facilmente sfruttare la liquidità e trovare le giuste leve di finanziamento per i necessari investimenti. «La ripartenza deve iniziare dal basso e la nostra Bcc si pone al fianco delle aziende per aiutarle nel diventare più solide», osserva il presidente della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, Roberto Scazzosi. «Lo facciamo con lo spirito di fare rete con i “nostri” imprenditori e con le istituzioni, offrendo le soluzioni più adeguate per rinsaldare le radici delle aziende affinché possano cogliere al meglio tutte le occasioni di sviluppo e ripartenza».

Nello specifico, l’iniziativa della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate prevede un finanziamento chirografario (cioè fiduciario, senza garanzie reali) a tasso zero, restituibile fino a cinque anni, per un importo pari al 60% dell’aumento del capitale sociale deliberato da artigiani e imprenditori per la propria impresa. L’unico costo richiesto sono i 100 euro per l’istruzione della pratica. A questo si può aggiungere l’azione di Regione Lombardia, pronta a intervenire con un finanziamento a fondo perso fino al 30% dell’aumento di capitale, per un importo massimo di 75 mila euro. La Regione pone come vincolo la finalizzazione dell’aumento di capitale con un investimento sull’industry 4.0, oppure la transizione digitale, la sostenibilità o, ancora, riportando in Lombardia linee di lavorazione che in precedenza erano state delocalizzate all’estero.

Redazione
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Pubblicato il 12 Maggio 2021
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