Crisi Teva: i sindacati incontrano Assolombarda e si appellano al Mise e alla Regione
La crisi Teva approderà, giovedì 29 aprile, al tavolo di Assolombarda. I sindacati hanno presentato sia in Regione Lombardia che al Mise a Roma una richiesta di audizione
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La crisi Teva approderà, giovedì 29 aprile, al tavolo di Assolombarda. La multinazionale israeliana, nei giorni scorsi, ha annunciato di voler chiudere il sito produttivo nervianese a metà 2022. Una scelta che mette a rischio 360 posti di lavori. Proprio per questo le parti sindacali unite hanno presentato sia in Regione Lombardia che al Mise a Roma una richiesta di audizione per aprire un confronto con la proprietà.
La situazione di per sé appare irreale, visto che il settore farmaceutico non è in crisi e l’azienda Teva risulta in trattativa per co-produrre vaccini. L’intento, secondo Francesco Restieri segretario della Filctem Cigil Ticino Olona, è convincere Teva a mantenere aperto il presidio di Nerviano. Oppure di cercare un pretendente pronto a farsi carico di tutti i lavoratori coinvolti. «La chiusura comporterebbe una grave crisi per tutta la zona. Non intendiamo cedere. Chiediamo al Governo e alla Regione di aiutarci a tutelare i lavoratori a rischio», l’appello del mondo sindacale.
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