Sindacati: «Attività commerciali chiuse a Pasqua e a Pasquetta, i lavoratori devono riposare»
A chiederlo con forza sono i rappresentanti sindacali Filcams, Fisascat, Uiltucs: «Non è essenziale fare spesa o altri acquisti tutti i giorni e soprattutto durante le festività»
«Attività commerciali chiuse a Pasqua e a Pasquetta, anche i lavoratori della Grande Distribuzione hanno diritto al riposo». A chiederlo con forza sono i rappresentanti sindacali Filcams, Fisascat, Uiltucs. I lavoratori della Grande Distribuzione e del commercio da oltre un anno, anche in condizioni di difficoltà e di rischio all’esposizione al virus Covid19, sono impegnati in prima linea garantire a tutti i cittadini l’approvvigionamento di generi alimentari e altri beni.
«Da anni ci battiamo contro la liberalizzazione indiscriminata degli orari e delle aperture commerciali imposta nel 2011 dal decreto “Salva Italia” – spiega Fabio Toriello segretario della FIlcams Ticino Olona con le altre realtà sindacali -. Questa deregolamentazione degli orari infatti non ha portato nessun beneficio al settore, né in termini economici, né occupazionali, ma ha drasticamente peggiorato le condizioni di vita e di lavoro delle lavoratrici e lavoratori che lavorano nel commercio. È una legge sbagliata, che va cambiata prevedendo una seria regolamentazione delle aperture degli esercizi commerciali che consenta ai lavoratori e le lavoratrici del commercio di poter condividere con i propri cari alcune giornate dell’anno. Siamo quindi convinti, in questo momento così difficile, che sia ancora più importante garantire alle lavoratrici e ai lavoratori della grande distribuzione, di poter trascorrere le festività di Pasqua e Pasquetta a casa godendo del meritato riposo».
Per i sindacalisti sarebbe un giusto ringraziamento per i lavoratori visto che non è essenziale fare spesa o altri acquisti tutti i giorni e soprattutto durante le festività. «Pertanto invitiamo le imprese a prevedere la chiusura di supermercati, ipermercati e negozi nelle festività di Pasqua e Pasquetta, ribadendo ancora una volta che né la legge, né il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro prevedono l’obbligo della prestazione lavorativa in occasione delle giornate festive – commentano i sindacalisti -. Inoltre, in considerazione del fatto che alcune imprese della Grande Distribuzione e del commercio hanno fatto sottoscrivere ai dipendenti nelle lettere di assunzione l’obbligo del lavoro festivo, invitiamo questi ultimi, in caso di pressioni o forzature da parte dell’azienda, a rivolgersi ai propri».
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